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La Galleria Comunale d'Arte Moderna di Bologna riunisce una vasta collezione, che spazia dall'800 all'arte contemporanea.
Purtroppo, per problemi logistici, questo patrimonio viene esposto al pubblico solo in minima parte e a rotazione.
L'interesse per l'arte regionale ha caratterizzato quasi tutti gli acquisti effettuati prima della guerra.
A partire dagli anni '50, grazie al nuovo direttore Francesco Arcangeli, il museo ha allargato decisamente il suo raggio d'azione. Oggi, oltre a opere dell'800 e del primo '900, in massima parte di interesse locale, la Galleria Comunale d'Arte Moderna può vantare una discreta documentazione di alcune delle maggiori correnti italiane del dopoguerra, ma anche diverse opere di alcune delle personalità di maggior spicco degli ultimi decenni a livello internazionale.
Tra gli artisti dell'800 si possono ricordare Francesco Hayez, Giovanni Dupré, Antonio Mancini e l'emiliano Luigi Bertelli. Relativamente al primo '900 troviamo Carlo Corsi e Bruno Saettu.
Il dopoguerra a Bologna è documentato da Pompilio Mandelli, Sergio Vacchi, Vasco Bendini e Sergio Romiti, autori cari ad Arcangeli. L'Informale italiano è rappresentato da opere di Alberto Burri, Giuseppe Capogrossi, Emilio Vedova, Antoni Tàpies, Ennio Morlotti, Mattia Moreni, Tancredi e dalla pittura industriale di Pinot Gallizio. Lo sviluppo romano della Pop Art è presente grazie alle opere di Titina Maselli, Tano Festa, Franco Angeli, Mario Ceroli e Mario Schifano. Di Renato Guttuso è presente la famosa tela con i Funerali di Togliatti, in cui sono raffigurati numerosi esponenti del vecchio partito comunista, tra cui Guttuso stesso.
L'arte cinetica e programmata è rappresentata da opere di Enrico Castellani e degli esponenti del Gruppo N di Padova (A. Biasi, E. Chiggio, Massironi).
Un taglio ben più internazionale impronta la documentazione relativa agli anni '70 e '80, con opere di César, Hermann Nitsch, Jannis Kounellis, Mario Merz, Giulio Paolini, Gino De Dominicis, Alighiero Boetti, Luigi Ontani, Gilbert & George, Anselm Kiefer, A.R. Penck, James Brown, Julian Schnabel, Mimmo Paladino, ecc. In spazi dedicati alle nuove ricerche vengono presentate opere di Domenico Bianchi, Pizzi Cannella, Nino Longobardi, Marco Tirelli e Omar Galliani. |