Villa Belgiojoso Bonaparte | Museo dell'Ottocento, Milano

Edificio

Villa Belgiojoso Bonaparte vista dal retro

Villa Belgiojoso Bonaparte vista dal retro

La Galleria d'Arte Moderna di Milano ha sede nella Villa Reale. Il bel palazzo è situato al margine Sud dei Giardini Pubblici.
La villa fu costruita tra il 1790 e il 1798 per il conte Ludovico Barbiano di Belgioioso dall'architetto viennese Leopold Pollack, allievo di Piermarini.
Nel 1803 la Repubblica Cisalpina acquistò il palazzo per donarlo a Napoleone, che vi soggiornò con la moglie Giuseppina.
Dopo esser stato residenza di altre importanti personalità, quali il vicerè d'Italia Eugenio di Beauharnais e il generale Radetzsky (1857-1858), nel 1859 passò ai Savoia.
Nel 1920 fu ceduto al Comune di Milano, che vi trasferì la Galleria d'Arte Moderna. Parzialmente distrutto durante la guerra, il palazzo fu soggetto negli anni seguenti a interventi di restauro e ristrutturazione affidati all'architetto Ignazio Gardella, cui si deve anche il progetto del PAC.

L'edificio della Villa Reale venne realizzato in stile neoclassico, con giardino all'inglese.
Presenta una facciata esterna, verso via Palestro, articolata, ma piuttosto lineare, con decorazioni ioniche e due ali avanzate più basse che delimitano un cortile d'onore.
La fronte interna, verso il giardino, appare ben più imponente. Risulta costituita da un corpo centrale e da due corpi laterali sormontati da timpano.
L'edificio nel suo complesso è a tre piani.
Il corpo centrale in alto è balaustrato. Su di esso poggiano statue di divinità pagane, parzialmente realizzate dallo scultore svizzero Graziano Rusca.
Tra le finestre del secondo e terzo piano sono posizionati bassorilievi di soggetto mitologico, di Andrea da Casareggio, Donato Carabelli, Angelo Pizzi e altri artisti neoclassici.
Il cortile, che dà sulla strada, fino a qualche anno fa era arricchito da una grande scultura di Marino Marini (Idea di un'immagine, 1969-1970), oggi rimossa sia per ragioni di conservazione.
Nel corpo di sinistra e di destra dovrebbero trovarsi opere di Bertel Thorvaldsen, Pompeo Marchesi e Gaetano Manfredini, ma anche loro sono state riposte in luogo più idoneo...

L'interno del palazzo, è ampio e fastoso, ricco di decorazioni di gusto neoclassico, specchiere e lampadari di cristallo.
Al piano terreno è ospitata la collezione Vismara.
Il primo piano è dedicato alla Galleria d'Arte Moderna vera e propria. Qui sono collocate le sale dell'800 italiano e il Padiglione Marino Marini.
Nell'attico, ristrutturato nel 1958 dall'architetto Ignazio Gardella, è sistemata la collezione Grassi.

All'esterno, sulla destra dell'edificio, dove un tempo si trovavano le scuderie, ha sede il Padiglione d'Arte Contemporanea (PAC). La struttura venne realizzata dallo stesso Gardella tra il 1948 e il 1954.
È stato studiata espressamente per ospitare mostre di arte moderna e contemporanea. La disposizione su tre livelli, i lucernari che illuminano gli spazi dall'alto e la grande vetrata che dà sul giardino rendono questo edificio una delle più interessanti opere architettoniche degli anni '50.
Distrutto da un attentato nel 1993, è stato ristrutturato dallo studio Gardella e riaperto al pubblico nel 1996.

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