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Il Centro per l'arte contemporanea Luigi Pecci di Prato è dedicato specificamente alle arti visive contemporanee.
Una simile filosofia pone chiaramente l'attività espositiva su un gradino alto. Si ricordi, tra l'altro, che proprio dalle mostre prende avvio la collezione permanente stessa.
Di seguito elenchiamo le mostre più significative svolte dal 1988 a oggi. "Europa oggi" (1988), mostra organizzata da Amnon Barzel in occasione dell'inaugurazione del Centro. "Spazi '88 installazioni" (1988-1989). "Un'altra obiettività" (1989). "Artisti russi contemporanei" (1990). "Una scena emergente" (1991). "Gli ultimi anni di Joan Miró" (1994). "Burri e Fontana 1949-1968" (1996).
Tra le personali ricordiamo quelle dedicate a Enzo Cucchi e Julian Schnabel nel 1989, Mario Merz nel 1990, Vito Acconci e Gilberto Zorio nel 1992, Robert Mapplethorpe nel 1993, Jan Fabre nel 1993-1994, Marco Bagnoli nel 1995-1996, Antoni Tàpies nel 1997.
Tra le varie iniziative particolari vanno ricordate "Carta bianca", "Sosta vietata" e "Di carta e d'altro" (1994).
Per festeggiare il decennale del Centro per l'arte contemporanea Luigi Pecci di Prato, sono stati invitati a esporre 35 artisti italiani di diversa età e provenienza. Tra essi Carla Accardi, Mario Airò, Marco Tirelli, Ettore Spalletti, Enrico Castellani e Eliseo Mattiacci. La mostra, intitolata "Au rendez-vous des amis. Identità e opera", trae spunto da una famosa tela di Max Ernst del 1922, per offrire un quadro della scena artistica italiana contemporanea, invitando ad interrogarsi sul suo futuro. A questa iniziativa ha fatto seguito "10. Intensità in Europa" (1998-1999): attraverso le opere di 10 artisti di livello internazionale intende stimolare una riflessione sull'estetica di oggi e di domani. Gli artisti invitati: Miroslaw Balka, Jean-Pierre Bertrand, Pedro Cabrita Reis, Richard Deacon, Shirazeh Houshiary, Magdalena Jételová, Reinhard Mucha, Jaume Plensa, Remo Salvadori, Franz West. |