Kunsthalle Bremen, Brema (Bremen)
Vincent van Gogh, Campo con papaveri, 1889
La Kunsthalle Bremen è un importante museo d'arte antica, moderna e contemporanea.
Rispetto ad altri grandi musei tedeschi, non dispone di una collezione che si distingue per ricchezza e completezza. E non può vantare nemmeno un edificio originale o avveniristico. Ciononostante, è in assoluto uno dei musei più apprezzati.
Questo si spiega, innanzitutto, con la bellezza delle opere esposte, con particolare riguardo alle tele impressioniste e del primo '900. In secondo luogo, bisogna considerare la vivacità dei programmi, dove colpisce la netta apertura verso nuove forme di arte multimediale.
La Kunsthalle Bremen ha sede in un massiccio edificio di inizio '900, situato all'estremità Sud-Est del Wallanlagen.
Dal punto di vista amministrativo è un museo privato. Proprietario e gestore delle atttività è il Kunstverein in Bremen, istituzione culturale di grandi tradizioni.
Nel lontano 1823, infatti, gli appassionati d'arte di Brema fondarono il Kunstverein. Scopo era dare vita a un programma di mostre e iniziative nel campo dell'arte. E proprio per dare maggior respiro alle attività venne avviata la costruzione di una sede apposita. L'edificio venne terminato nel 1849, su progetto di Lüder Rutenberg.
Nei decenni seguenti, la Kunsthalle vide formarsi una propria collezione permanente, che col tempo finì per occupare tutti gli spazi disponibili. Fu per questo che, tra il 1899 e il 1906, l'edificio venne ricostruito nelle forme attuali, sotto la direzione di Eduard Gildemeister.
Come altri musei tedeschi, la Kunsthalle visse un periodo di sviluppo negli anni '20, seguito dal declino sotto il regime nazista. Inoltre, proprio negli anni della guerra, subì la perdita di importanti tele, disegni e stampe.
Gli anni del dopoguerra hanno visto crescere la collezione soprattutto nel settore dell'arte moderna. L'esigenza di nuovi spazi per le mostre temporanee, per gli incontri e per i servizi portò, nel 1982, alla costruzione di una nuova ala su progetto di Werner Düttmann.
Dal 1994 è direttore Wulf Herzogenrath. Sotto la sua gestione la Kunsthalle Bremen ha visto crescere la collezione nel settore delle installazioni e dei nuovi media. Per cui lo spazio non basta più. E così, è allo studio un nuovo progetto di ampliamento che dovrebbe essere portato a termine nei prossimi anni ad opera di Hufnagel Pütz Rafaelian.
La collezione della Kunsthalle Bremen abbraccia vari aspetti della produzione artistica occidentale: pittura antica, pittura e scultura dell'800, arte moderna e contemporanea, videoarte e media-art.
La sezione di arte antica riguarda la pittura tedesca del '400 e '500, la pittura fiamminga e olandese del '600, la pittura barocca francese e italiana.
La sezione dell'800 offre una panoramica completa della pittura tedesca e una scelta selezionata di pittura francese. Da ricordare i capolavori di Friedrich, Leibl, Feuerbach, Liebermann, Corinth, Manet, Monet, Cézanne, van Gogh e Toulouse-Lautrec. Unica nel suo genere è la sala dedicata alla colonia di artisti di Worpswede, documento di un'esperienza di lavoro in comune nella natura.
Nella sezione del '900 predominano le correnti tedesche, con particolare riguardo per l'espressionismo della Brücke, il Blauer Reiter e la Nuova Oggettività. Spiccano per numero e qualità le opere di Paula Modersohn-Becker e Max Beckmann. Riguardo al resto d'Europa, troviamo opere Nabis, Fauves e cubiste.
Passando al dopoguerra, la collezione assume un taglio più internazionale. Presenta, infatti, opere dell'informale europeo, del Nouveau Réalisme, dell'arte concettuale e del Neoespressionismo. In questo ambito si registra la presenza di un gruppo consistente di opere nel campo delle installazioni e dell'impiego dei nuovi media.
La collezione di disegni e stampe della Kunsthalle Bremen è una delle maggiori della Germania. Comprende quasi 230.000 fogli, relativi soprattutto all'epoca di Dürer e all'800.