Museum für Gegenwartskunst, Basilea (Basel)

Scorcio dell'edificio del Museum für Gegenwartskunst di Basilea (Basel)

Scorcio dell'edificio del Museum für Gegenwartskunst di Basilea (Basel)

Il Museum für Gegenwartskunst di Basilea (Basel) è uno dei più importanti ed interessanti musei d'arte contemporanea d'Europa.

Il Museum für Gegenwartskunst costituisce la prosecuzione nel contemporaneo delle collezioni del Kunstmuseum.
Fa capo alla Öffentliche Kunstsammlung Basel, l'istituzione che riunisce le collezioni d'arte della città di Basilea.
Ad affiancare quest'ultima nella gestione del museo sono la Christoph Merian-Stiftung e la Emanuel Hoffmann-Stiftung. La prima ha messo a disposizione l'edificio e contribuisce a coprire i costi di funzionamento. La seconda è intervenuta in maniera consistente nella ristrutturazione dell'edificio, e successivamente a consentito l'esposizione a rotazione di opere della propria straordinaria collezione d'arte contemporanea.

Il Museum für Gegenwartskunst di Basilea ha sede in un discreto e funzionale edificio situato nei pressi del Reno. L'edificio è di proprietà della Christoph Merian-Stiftung, che lo ha messo a disposizione della città.
Dopo essere stato sottoposto a lavori di ristrutturazione sotto la direzione degli architetti Wilfried e Katharina Steib, l'edificio è stato inaugurato nel 1980. Alla sua realizzazione hanno contribuito in maniera decisiva Maja Sacher-Stehlin e la Emanuel Hoffmann-Stiftung.

Il Museum für Gegenwartskunst di Basilea è stato concepito come una struttura flessibile, atta a presentare grandi esposizioni temporanee e nuovi allestimenti di opere, in concomitanza con le mostre.
Per circa 10 anni ha ospitato un importante nucleo di opere minimaliste e concettuali, in deposito dalla collezione Panza di Biumo. In seguito le opere sono state ritirate e rimpiazzate con altre appartenenti alla Emanuel Hoffmann-Stiftung.
Alcune opere mantengono costantemente la loro posizione: l'uomo appeso al soffitto del corpo centrale, di Jonathan Borofsky, la grande installazione di Sol LeWitt al piano terra, e la sala con le installazioni di Joseph Beuys.
Attorno ad esse si alternano opere d'arte contemporanea della &Offentliche Kunstsammlung e opere della sterminata collezione d'arte contemporanea della Emanuel Hoffmann-Stiftung. I punti forti di queste collezioni sono Joseph Beuys, il minimalismo (Frank Stella, Donald Judd, Carl Andre, Sol LeWitt), il concettuale, la transavanguardia (Sandro Chia, Enzo Cucchi, Francesco Clemente, Mimmo Paladino), il neoespressionismo (Georg Baselitz, A.R. Penck, Martin Disler, Siegfried Anzinger, Julian Schnabel, David Salle), le correnti neoconcettuali di fine anni '80 (Jeff Koons, Katharina Fritsch, Rosemarie Trockel, Franz West), e in maniera sitematica l'arte internazionale degli anni '90.

Una delle componenti forse meno spettacolari, ma senza dubbio più interessanti, è la presentazione a rotazione dei diversi nuclei di disegni del Kupferstichkabinett. Una collezione che, grazie alla tempestività e sistematicità delle acquisizioni, sotto la direzione del famoso Dieter Koepplin è divenuta una delle prime al mondo per l'arte contemporanea.

Il Museum für Gegenwartskunst di Basilea vanta un programma di mostre temporanee è estremamente vario e articolato.
Riguarda figure importanti e note, ma anche artisti emergenti dell'arte europea e nord-americana.
Le mostre possono comprendere dipinti, installazioni, fotografie, video, disegni, materiale documentario. Gli allestimenti generalmente occupano uno o più piani del museo.

Informazioni generali

Tipologia:
museo d'arte contemporanea internazionale
Titolare:
Emanuel Hoffmann-Stiftung
Christoph Merian-Stiftung
Cantone Basel-Stadt
Conservatrice:
Theodora Vischer
Indirizzo:
St. Alban-Rheinweg 60, 4010 Basel
Telefono:
061-2728183 2710828
Fax:
061-2710536
Apertura:
mar-dom 11-17
Servizi:
visite guidate, attività didattico-pedagogica, banco vendita pubblicazioni
Sito Internet:
Sala del Museum für Gegenwartskunst Basel, con opere di A.R. Penck

Sala del Museum für Gegenwartskunst Basel, con opere di A.R. Penck