Kunstmuseum Winterthur, Winterthur
Veduta dell'edificio storico del Kunstmuseum Winterthur, a Winterthur
Il Kunstmuseum Winterthur è il museo di arte dell'800, arte moderna e arte contemporanea della città di Winterthur.
Venne fondato nel 1916. Oggi uno dei musei più ricchi della Svizzera, alle spalle solo dei grandi musei d'arte di Basilea, Berna, Ginevra e Zurigo.
Il Kunstmuseum Winterthur ha sede in un imponente edificio.
La costruzione risale al 1915-16 e fu disegnata in forme neoclassiche da Robert Rittmeyer e Walter Furrer.
Consiste in un corpo principale, ornato sulla facciata da un elegante colonnato. Sulla sinistra si salda ad esso un altro corpo. Nel 1995 il museo è stato ampliato con l'aggiunta sul retro di un altro corpo, su progetto di Annette Gigon e Mike Guyer.
Il percorso espositivo si sviluppa a partire dal primo piano dell'edificio storico. Attraverso uno stretto passaggio prosegue nell'Erweiterungsbau (l'espansione recente). Singolare il contrasto tra la fisionomia tradizionale delle sale storiche, e l'asetticità dei vasti ambienti di nuova realizzazione.
Il complesso rimane dislocato a Nord rispetto al centro storico. Sorge comunque a breve distanza dal Museum Oskar Reinhart am Stadtgarten, di cui è una sorta di ideale prosecuzione.
La collezione del Kunstmuseum Winterthur non è sistematica come quelle di altri musei svizzeri. Essenzialmente ruota attorno a momenti e correnti particolari: Nabis, cubismo, surrealismo, astrattismo tra le due guerre.
Le sale dell'ala storica ospitano opere di arte francese di fine '800. Con Vincent van Gogh, Claude Monet e Odilon Redon, fanno bella mostra Pierre Bonnard, Edouard Vuillard e lo svizzero Félix Vallotton. Svizzeri anche Ferdinand Hodler e Giovanni Giacometti.
Al legato di Clara e Emil Friedrich-Jezler si deve gran parte delle bellissime opere cubiste e surrealiste. Assieme a Pablo Picasso, Georges Braque, Juan Gris, Le Corbusier, Max Ernst, Joan Miró, René Magritte, Yves Tanguy, Paul Klee, spicca un gruppo di tele spettacolari di Fernand Léger.
Le ultime salette dell'ala nuova contengono opere di Oskar Kokoschka, Wassily Kandinsky, Alexej Jawlensky e sculture di Auguste Rodin, Aristide Maillol, Medardo Rosso, Wilhelm Lehmbruck e Constantin Brancusi.
Da una stretta rampa di scala si sprofonda nell'Erweiterungsbau. Nella prima sala è di scena l'astrattismo tra le due guerre: il rigore di Piet Mondrian, Theo van Doesburg, Sophie Täuber-Arp, Jean Arp e il Mobile di Alexander Calder si armonizzano alla perfezione con l'atmosfera silenziosa e ovattata dell'ambiente, vasto e candidamente immacolato. A seguire, l'arte americana del dopoguerra (Philip Guston, Ellsworth Kelly, James Bishop, Agnes Martin, Brice Marden), opere di Alberto Giacometti e Giorgio Morandi, un'intera sala a disposizione di Gerhard Richter.
Con le altre sale dedicate a esposizioni temporanee, il resto della collezione, che comprende artisti internazionali contemporanei, viene presentata a rotazione. Tra gli artisti italiani del dopoguerra figurano tele e opere su carta di Lucio Fontana e opere importanti di Mario Merz, Marisa Merz, Jannis Kounellis, Luciano Fabro, Giovanni Anselmo, Giuseppe Penone, Giulio Paolini, Gilberto Zorio.
Informazioni generali
Veduta di una sala con opere astratte nella nuova ala del Kunstmuseum Winterthur