Karel Appel

Attività artistica

Karel Appel è uno degli autori più importanti della scena artistica olandese ed europea del dopoguerra. Nel 1948 è tra i principali firmatari del manifesto di "COBRA", il gruppo artistico che prende il nome dalle iniziali delle tre capitali europee da cui provengono i suoi esponenti.

Proposito di COBRA è quello di combattere il naturalismo borghese, ponendosi in alternativa alle correnti artistiche dominanti per giungere a una nuova rappresentazione della realtà. Comune ai vari artisti è l'avversione per ogni concezione dogmatica, associata all'interesse per la tradizione culturale locale (danese, olandese, belga) e per la spontaneità e genuinità della creatività infantile.
Sul piano formale Jorn, Alechinsky, Appel e compagni combinano elementi diversi tra loro: il repertorio di immagini della cultura nordica, l'automatismo dei surrealisti, l'energia gestuale dell'informale, l'uso del colore aspro e pastoso e la deformazione della figura propri dell'espressionismo. Ne deriva una pittura aggressiva, che conserva un'impronta figurativa carica di spunti ironici e grotteschi.
In questo ambito, Appel si colloca come l'interprete più energico di una pittura basata sul colore. Un colore steso a pennellate spesse e pastose, in cui predominano i colori primari, arginati dalla presenza incombente del nero. Dal magma cromatico affiorano figure antropomorfe simili a grotteschi pupazzi, rozze teste, forme dalle sembianze animali.
Appel descrive il suo modo di dipingere come un processo istintivo, innescato dalla stesura di un primo colore, cui fa seguito la sovrapposizione di altri colori, secondo un piano, che l'artista non conosce ma dal quale si lascia trasportare.

La carica aspra e aggressiva delle opere degli anni '50 si attenua a partire dalla seconda metà degli anni '60. Il senso di lotta, caratteristico delle opere del passato, cede il posto a una maggiore ricerca delle forme e dello spazio. Appel non rimescola il colore sulla tela come faceva in precedenza e rinuncia gradualmente al nero. La stesura si fa più morbida e le immagini diventano più chiare e nitide.
Allo stesso tempo l'interesse si apre anche alla scultura. Appel adotta nuovi materiali, come il poliestere policromo, il legno dipinto e i fogli d'alluminio.
Queste trasformazioni perdurano per tutti gli anni '70.

Dai primi anni '80 le opere di Appel registrano un ritorno alla pittura dura e aggressiva degli inizi.
Allineandosi al copione di tanta pittura neoespressionista, amplifica le dimensioni dei quadri. Ricarica i pennelli con i colori di un tempo e li scarica sulla tela, ma seguendo un piano preordinato.