Salvador Dalí

Salvador Dalí era famoso per la sua eccentricità e presunzione. A questo si devono aggiungere anche l'avarizia e l'avidità di denaro. Non a caso, André Breton lo chiamava "Avida dollars", anagramma del nome vero.
Il carattere certo non rendeva Dalí un personaggio facile. E diffatti, i nemici e i detrattori non gli mancavano. Questo non ha impedito, però, che si formassero anche schere di entusiastici sostenitori e voraci accaparratori dei "prodotti" del suo genio.
Tra i collezionisti più convinti figurano l'inglese Edward James, l'americano A. Reynolds Morse e il cecoslovacco Miro Smolak. Le loro collezioni costituiscono la base di alcuni musei e fondazioni basilari per la conoscenza di Dalí.
Naturalmente, il più grande collezionista di Dalí è stato Salvador Dalí stesso. Il vasto insieme di opere è confluito nell'ultimo grande progetto dell'artista, la creazione di una fondazione: la Fundació Gala-Salvador Dalí. La fondazione oggi si articola in tre luoghi diversi, ciascuno profondamente legato alla vita di Dalí e di sua moglie Gala: il Teatro-Museo Dalí di Figueras, la Casa-Museo Castillo Gala Dalí a Púbol e la Casa-Museo Salvador Dalí di Portlligat.

• Teatro-Museo Dalí / Figueras - E

• Casa-Museo Castillo Gala Dalí / Púbol - E

• Casa-Museo Salvador Dalí / Portlligat - E

• The Salvador Dalí Museum / St. Petersburg, FL - USA

• The Edward James Foundation / Chichester, Sussex - UK

• Dalí-Museum / Praga (Praha) - CZ