Salvador Dalí

Attività artistica

Salvador Dalí è stato uno degli artisti spagnoli più importanti del '900.
La sua figura è strettamente collegata al Surrealismo, di cui viene considerato uno dei massimi interpreti.
Dalí si accosta al Surrealismo attorno al 1928. Viene ammesso a far parte del gruppo nel 1929, per esserne espulso nel 1934. Ma anche in seguito i suoi interessi e il suo lavoro si identificano strettamente con l'originale matrice surrealista.
Del Surrealismo Dalí incarna il lato più eccessivo e parossistico. Fa proprio il concetto di "automatismo psichico", teorizzato da Breton. Nel contempo, elabora un metodo per la generazioni di immagini pittoriche, che definisce metodo "paranoico-critico". Attraverso un processo di razionalizzazione delle turbe e delle pulsioni che derivano dalla "paranoia", di cui si considera affetto, l'artista trae immagini sorprendenti e paradossali.
I quadri surrealisti di Dalí si possono definire  "paesaggi della psiche". In essi forme e figure, apparentemente incongruenti, risultano accostate in maniera teatrale su sfondi paesaggistici, generando effetti illusionistici o di metamorfosi. Dalla mano di Dalí sono scaturite immagini divenute popolari al grande pubblico: orologi molli, fruttiere e volti che assumono le sembianze di un cane, giraffe che bruciano, donne-cassettiere, rocce che si specchiano sulla superficie di un lago, tavolozze palpitanti.
A potenziare la suggestione dei quadri di Dalí contribuisce la tecnica pittorica, estremamente rifinita, quasi ipperealista.
Dalí è un grande virtuoso della pittura. Tra i suoi modelli di riferimento spiccano i grandi maestri del rinascimento, i pittori olandesi del '600, Velázquez, il barocco spagnolo. Da costoro ricava soluzioni tecniche, ma anche spunti tematici e citazioni.

Dalínon è stato surrealista ad oltranza.
Vorace e onnivoro, all'inizio della sua carriera sperimenta le principali correnti del suo tempo: Impressionismo, Cubismo, Purismo, Futurismo. Trae ispirazione anche dalla pittura di Joan Miró, che lo porta ad interessarsi alla psicanalisi e al Surrealismo (1927-28).
A partire dagli anni '40, tende a discostarsi dal Surrealismo per diventare "classico". L'interesse per l'inconscio e le immagini paranoico-ossessive cede il posto all'interesse per la scienza moderna e la religione, per le correnti artistiche del dopoguerra (Pop Art, Op art).
Le ultime opere trattano soggetti religiosi, scientifici o storici, con l'innesto di problematiche psicologiche e di soluzioni ottiche. Ma a caratterizzarle è l'onnipresenza di Gala, moglie dell'artista, una sorta di dea dalle facoltà taumaturgiche.

Gli interessi artistici di Salvador Dalí hanno toccato svariati campi. È stato scrittore, illustratore di libri, scenografo, sceneggiatore, disegnatore di mobili e oggetti preziosi.
Tra le sue realizzazioni come illustratore di libri ricordiamo: Macbeth, Don Chisciotte, Bibbia, Divina Commedia.
In campo cinematografico si possono ricordare: le sceneggiature dei film Un chien andalou (1928) e L'âge d'or (1930) di Luis Buñuel, le scene del sogno nel film Io ti salverò (1945) di Alfred Hitchcock.

La personalità di Dalí è molto complessa. Così complessa da travalicare il campo dell'arte. Si identifica con il pensiero, il comportamento, la vita stessa. Basta pensare al suo gusto eccentrico, al limite del kitsch, nel vestire e nell'atteggiarsi.
Tutto in Dalí è eccessivo. E per questo è stato osannato, aspramente criticato, considerato di volta in volta geniale e sbruffone.
Il suo interesse per il denaro gli ha fatto guadagnare da Breton il soprannome di "Avida dollars". È passato indenne da tutto perché si sentiva un genio e, come tale, si è comportato per tutta la vita.

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