Salvador Dalí

Attività artistica di Salvador Dalí.
Il periodo di adesione al Surrealismo (1927-40)

"La differenza tra me e i surrealisti è che Io sono Surrealista"

Attorno al 1928 il lavoro di Salvador Dalí evidenzia un progressivo avvicinamento alle tematiche del Surrealismo.
Questo processo avviene senza che l'artista abbia potuto conoscere personalmente i surrealisti. A introdurlo nella loro cerchia nel 1928 è Joan Miró.

Il Surrealismo si propone di far emergere l'inconscio dell'essere umano attraverso il principio dell'automatismo psichico, teorizzato da André Breton. Nel suo ambito Dalí ha modo di esprimere la sua vera inclinazione artistica e maturare uno stile personale.
Nelle opere a cavallo tra la fine degli anni '20 e i primi anni '30, l'artista manifesta un'immaginazione sfrenata e una capacità straordinaria di associare forme tra loro incongruenti. Queste qualità, unite a un virtuosismo pittorico veramente eccezionale, conferiscono ai quadri l'aspetto di allucinazioni iperreali.

I quadri che Dalí dipinge tra il 1929 e il 1940 si possono considerare come paesaggi della mente.
La composizione si basa su sfondi paesaggistici, caratterizzati da prospettive accentuate e linee dell'orizzonte alte e lontane. Risaltano in primo piano forme immaginarie, date dalla combinazione di elementi organici e figure reali, spesso alterate: tavolozze, figure umane, elementi corporei, sassi, conchiglie, fiumi, laghi, alberi, animali, orologi, mobili, ecc.
La teatralità della messa in scena è enfatizzata dalle tinte chiare degli elementi in primo piano, rispetto agli sfondi, più scuri. Esemplificativa una delle prime opere surrealiste: Il grande masturbatore (1929).
L'artista fa spesso ricorso a elementi simbolici. Esempio arcinoto è la piccola tela Persistenza della memoria (1931), in cui compaiono alcuni orologi molli. Gli orologi identificano l'oggettività e razionalità dello scorrere del tempo. Ad essa si contrappone l'ambiguità e soggettività del tempo nella percezione dell'uomo, evocata dalla loro mollezza.
Altrettanto frequenti le allusioni sessuali, che assumono le sembianze di figure di donna, di forme organiche o anche di organi sessuali veri e propri.
Talvolta sono presenti anche citazioni di quadri famosi. È il caso di Nascita dei desideri liquidi (1932), dove compaiono elementi del celebre quadro L'isola dei morti di Arnold Böcklin.

La tecnica pittorica di Dalí è molto caratteristica.
I quadri sono complessi e particolareggiati. La cura dei dettagli è minuziosa, quasi maniacale. La pittura è nitida, estremamente rifinita. In alcuni casi si potrebbe definirla addirittura ipperealista. Non a caso, l'artista parla di "fotografie di sogni dipinte a mano".
Per ottenere una qualità e una precisione di questo livello Dalí adopera pennelli sottili. Si serve anche di un bacchetta di legno che funge da appoggio per il polso, alla maniera di Vermeer e dei pittori olandesi.
È grazie alla combinazione di questo stile pittorico con i singolari accostamenti di forme che nasce l'impressione di allucinazione e cerebralità, che le opere surrealiste di Dalí suscitano.

Salvador Dalí viene accolto nella cerchia del Surrealismo nel 1929. Sin dall'inizio André Breton ne apprezza il lavoro. Giunge persino ad affermare che Dalí incarna pienamente lo spirito surrealista.
Col tempo, però, emergono i primi dissidi. I surrealisti disapprovano di Dalí lo scarso allineamento politico e l'avidità di denato. Breton non esita a chiamarlo "Avida dollars", anagramma del nome vero.
Il rapporto si deteriora ulteriormente nel 1934, quando Dalí viene processato dagli altri esponenti del gruppo, ed espulso. Reagisce definendosi l'unico vero artista surrealista esistente. L'avvenimento non sembra, comunque, influire sul suo lavoro.

Attorno alla metà degli anni '30 Dalí precisa il metodo alla base della sua pittura. Definisce, così, il concetto di metodo "paranoico-critico".
le opere dipinte tra il 1935 e il 1940 si caratterizzano per una maggiore sintesi.
La composizione si basa su un minor numero di elementi e di dettagli, concatenati tra loro. In questo modo, vengono a crearsi singolari effetti illusionistici e di metamorfosi: Costruzione molle con fave bollite (1936), Le metamorfosi di Narciso (1937). Celebre al riguardo è Apparizione di volto e fruttiera sulla spiaggia (1938), in cui una fruttiera si combina con elementi del paesaggio, evocando le sembianze di un cane.