Caspar David Friedrich
Luoghi dove è documentata l'opera di Caspar David Friedrich:
città, musei, fondazioni, biblioteche, archivi
Le opere di Caspar David Friedrich sono famose per la straordinaria trasparenza e brillantezza dei colori. Basta pensare ai tramonti, agli effetti di luna piena, agli orizzonti offuscati dalla nebbie mattutine. L'artista perveniva a questo risultato attraverso un procedimento esecutivo lento e raffinato, basato sulla sovrapposizione di delicate velature.
Altra caratteristica è l'estrema minuzia nei particolari. Si pensi, ad esempio, alle cesellate architetture delle abbazie, alla fitta trama della neve che cade, ai sottili contorni degli alberi.
Ciò spiega il numero limitato di tele che Caspar David Friedrich portò a termine nei quarant'anni circa della sua attività.
Nel corso dell'800 il lavoro di Caspar David Friedrich trovava estimatori soprattutto a Dresda e Berlino. Grande collezionista fu il banchiere Joachim Heinrich Wagener, che nel 1861 lasciò la sua collezione allo stato prussiano.
Ma l'evento che contribuì maggiormente a valorizzare l'opera di Friedrich fu la "Jahrhundertausstellung" (1906), grande mostra organizzata da Hugo von Tschudi, direttore della Nationalgalerie di Berlino. Sull'onda dell'evento i principali musei tedeschi acquistarono opere dell'artista per le loro collezioni permanenti.
Per questa ragione oggigiorno la grande maggioranza delle tele di Caspar David Friedrich appartiene a musei tedeschi. Poche le eccezioni: i musei di Winterthur, Vienna, Parigi, Londra e soprattutto San Pietroburgo.