Opere di Edouard Manet

Opere di Edouard Manet.
Fasi principali del lavoro di Manet

Edouard Manet, "Nella serra", 1879 (partic.)Nel corso della sua carriera Edouard Manet introduce gradualmente varie innovazioni di tipo tecnico e iconografico.
Nelle opere degli anni '50 e inizio '60 si avverte ancora l'influenza degli artisti del passato preferiti: Goya, Velasquéz, Gustave Courbet. Trae spunto dalle loro opere per elaborare una pittura più vera, maggiormente legata alla realtà.
Le prime composizioni sono prevalentemente ritratti. Raffigurano amici e conoscenti, attori di teatro, qualche raro committente.
Una svolta importante si ha tra il 1863 e il 1865, quando dipinge capolavori come Olympia. Le due tele sconvolgono l'impianto compositivo e l'iconografia dell'epoca. A dominare la scena non sono personaggi storici o della mitologia, e nemmeno grandi gruppi di persone in pose classiche. Sono personaggi comuni, esponenti della vita borghese. La tecnica rifinita della pittura accademica cede il posto a una pittura più rapida e fluida, fatta di pennellate ricche e potenti.
Attorno alla metà degli anni '70 Manet sembra risentire l'influenza degli amici impressionisti. Accanto ai ritratti, si dedica alle composizioni di persone nella natura: Monet che dipinge in giardino, giovani donne sedute sul prato o sulla spiaggia. La tavolozza si schiarisce e la gamma cromatica si arricchisce. La pennellata diventa più libera, e Manet sperimenta l'accostamento di pennellate di colori contrastanti.
La scioltezza e la libertà raggiunta si manifesta anche nelle opere degli ultimi anni. In esse la figura umana torna a occupare il centro della scena, ma rispetto alle opere degli anni '60 si fonde maggiormente con lo spazio attorno. In questa fase ad attirare l'interesse di Manet sono soprattutto gli interni di bar e i gruppi di persone intente a conversare in giardino.

Questo percorso è documentato dalle immagini di opere di Edouard Manet suddivise in 3 momenti: