Claude Monet

Attività artistica di Claude Monet

Claude Monet, "Impression, soleil levant", 1873 (partic.)Attratto dal naturalismo di Courbet e dei pittori di Barbizon, Monet matura il suo interesse per la luce lavorando "en plein air". Dipingendo sulle spiagge di Normandia o sulle rive della Senna, dove la luce non è univoca come negli atelier. Si accorge così che gli oggetti cambiano colore continuamente. Capisce di poter riprodurre sulla tela solo l'impressione visiva: non le cose come le conosce, ma le zone di colore come effettivamente si presentano. Alla ricerca di nuove soluzioni cromatiche, stende il colore a tocchi, con pennellate brevi e sciolte.

La scoperta dei quadri di Turner, avvenuta a Londra nel 1870, risulta fondamentale per l'evoluzione del suo stile. Inseguendo le atmosfere brumose dell'artista inglese, dipinge varie opere, tra cui Impression. Soleil levant, quella da cui deriverà la denominazione "impressionismo".
Da quel momento, Monet non cerca più di riprodurre la natura, ma di trasmettere sensazioni visive. Dipinge lo stesso tema, registrando le infinite varianti temporali.
Nonostante le difficoltà finanziarie, con imperturbabile tenacia Claude Monet sviluppa i suoi famosi cicli, dove la visione lucida della realtà gradatamente lascia posto all'emozione. Superato l'acceso cromatismo dei Pouple (Pioppi) e dei Meules (Covoni di fieno), la sua pittura comincia a sfaldarsi nella luce con le Cathédrale de Rouen (Cattedrali di Rouen) (1892-1894). Al volgere del secolo appaiono i Bassin aux nymphéas (laghetto con ninfee). Nei primi anni del '900 è la volta della serie di vedute londinesi con il Parlamento, Waterloo Bridge e Charing Cross Bridge nella nebbia. Negli stessi anni si dedica alle Nymphéas (Ninfee)(1899-1926) e alle Rose(1925-1926).
Ma non basta. Le ninfee sull'acqua hanno bisogno bisogno di più spazio. La tela comincia ad espandersi, ad abbracciare l'intero sguardo dell'osservatore. L'acqua diventa una specie di cosmo. Alla superficie le forme si sfaldano, trasformandosi in lontane parvenze. Monet dà l'impressione di giungere ad un passo dall'astrazione, come era avvenuto a Turner. Restano solo colore, luce, sensazioni. Una pittura quasi "informale"...