Giorgio Morandi
Biografia di Giorgio Morandi
Giorgio Morandi nasce a Bologna nel 1890.
Nel 1907 si iscrive all'Accademia di Belle Arti.
Nel 1909 vede alcune opere di Cézanne riprodotte in un libro, e ne rimane profondamente colpito.
Nel 1913 si diploma. Diventa amico di Riccardo e Mario Bacchelli. Si interessa al Futurismo, ma le sue opere risentono soprattutto dell'influenza di Cézanne.
Nel 1914 espone a una collettiva presso l'Hotel Baglioni di Bologna. Partecipa anche ad una mostra futurista presso la Galleria Sprovieri di Roma, ma non entra a far parte del gruppo. Diviene insegnante di disegno.
Nel 1918 Morandi è attratto dalle opere metafisiche di Carlo Carrà e Giorgio de Chirico, che vede riprodotte sulla rivista "La Raccolta", fondata da Giuseppe Raimondi. Realizza una ventina di tele di genere metafisico. Ma si tratta di una breve parentesi, anche se di eccezionale importanza dal punto di vista qualitativo.
Alla fine del '19 riprende a dipingere nature morte (bottiglie, vasetti di fiori) e paesaggi in stile realistico.
Nella prima parte degli anni '20 Morandi partecipa a gruppi artistici e culturali.
Ha contatti con i letterati di "La Ronda". Entra in rapporto con Mario Broglio. Nel 1921 partecipa alla mostra di "Valori Plastici" a Berlino. Tra il 1926 e il 1930 prende parte a diverse mostre di "Novecento".
Si dedica intensamente all'incisione. Nel 1929 illustra Il sole a picco di Cardarelli.
L'anno successivo Morandi ottiene la Cattedra di Incisione all'Accademia di Belle Arti di Bologna, dove insegnerà fino al 1956. Viene invitato a Pittsburgh per il Carnegie International Prize.
Nel 1932 Soffici gli dedica un numero speciale dell'"Italiano".
Nel 1934 partecipa a vari eventi espositivi importanti, tra cui la Biennale di Venezia, la Quadriennale di Roma e la mostra sull'arte italiana allo Jeu de Paume di Parigi. Nel 1939 ha un'intera sala alla Quadriennale di Roma. Espone anche a San Francisco e Pittsburgh. Cesare Brandi gli dedica un saggio su "Le Arti".
Allo scoppio della seconda guerra mondiale si ritira in campagna a dipingere paesaggi. Viene arrestato come oppositore del regime fascista e subito rilasciato.
Nel dopoguerra fioccano i riconoscimenti internazionali: Primo premio per la pittura alla Biennale di Venezia (1948), premio per l'incisione (1953) e premio per la pittura (1957) alla Biennale di Saõ Paulo. Numerose le mostre all'estero: Musée des Beaux-Arts di Bruxelles (1949), Gemeentemuseum di L'Aia, New Burlington Galleries di Londra (1954). Con le sue nature morte prende parte alle prime due edizioni di Documenta a Kassel (1955, 1959).
Trascorre gli ultimi anni di vita a lavorare appartato nello studio di Via Fondazza a Bologna. A smuoverlo nel 1956 è il desiderio di vedere l'antologica di Cézanne a Zurigo.
Espone ancora a New York (1957), a Siegen (1962), dove vince il Rubenspreis, e a Ginevra (1963).
Giorgio Morandi muore a Bologna nel 1964.