Mostre di arte moderna e contemporanea
Conrad Marca-Relli
15 luglio - 28 settembre 2008
Rotonda della Besana
Via Besana, Milano
Tel. 02-43353522
Orari: lun 14:30-19:30, mar-dom 9:30-19:30, gio 9:30-22:30
Nel ventaglio di proposte che la "Bella Estate" di Milano offre a cittadini e turisti spicca l'interessante retrospettiva che la Rotonda della Besana dedica a Conrad Marca-Relli (1913-2000), uno dei protagonisti della seconda ondata dell'Espresionismo astratto americano, che critici, collezionisti e direttori di musei stanno oggi rivalutando. Il suo carattere schivo e riservato e la particolarità della sua pittura, costantemente in bilico tra astrazione e figurazione, arte americana e tradizione europea, non gli hanno permesso infatti di farsi notare al pari di altri suoi compagni di strada, come Pollock, De Kooning, Kline ecc., che, con la loro pittura "energica" e innovativa, hanno avuto maggior fortuna all'interno del sistema dell'arte.
La rassegna, realizzata in collaborazione con l'Archivio Marca-Relli di Parma, che dal 1997 cura gli interessi dell'artista, oggi scomparso, presenta una ricca selezione di dipinti, collage e sculture, che questo autore ha realizzato dalla fine degli Anni Quaranta, quando ancora subiva l'influsso del Surrealismo e della Metafisica, alla morte, avvenuta in Italia nell'agosto del 2000. Nel 1997, l'artista ha deciso infatti di venire a vivere stabilmente nel nostro Paese, che era poi quello dei suoi genitori. Un'altra costante di Marca-Relli è infatti il forte legame col Vecchio Continente e le sue espressioni pittoriche.
Al contrario di altri esponenti dell'espressionismo astratto, che, dopo aver conosciuto e subito l'influenza dell'arte europea, hanno optato per un percorso artistico autonomo e originale negando qualsiasi riferimento al passato, Marca-Relli si è sempre sentito in bilico tra due mondi, che ha contribuito a far conoscere e scoprire. A lui si devono infatti diverse mostre che hanno portato in Italia gli artisti americani e in America quelli italiani. Per diversi anni infatti ha vissuto a Roma, che, nel dopoguerra, era una città molto vivace sotto il profilo culturale e ha conosciuto i protagonisti di quella fervida stagione artistica, che ha visto all'opera personaggi del calibro di Burri, Afro, Colla, Scialoja, Twombly, Rauschenberg ecc.
Conrad Marca-Relli, il cui vero nome è Corrado di Marcarelli, nasce a Boston nel 1913 e si forma a New York, dove approfondisce il suo interesse per l'arte rinascimentale italiana.
Come molti altri artisti della sua generazione partecipa al Federal Art Project ed è proprio in quest'occasione che conosce Kline e De Kooning, che lo inducono a cambiare la sua visione della pittura.
Dopo aver passato qualche anno a Parigi e Roma, nel 1949 decide di tornare a New York, dove riprende i contatti coi vecchi amici e viene coinvolto nella fondazione del "Club of Eight Street", dove si discute animatamente di arte, cultura e attualità.
È in questo contesto che matura l'idea di allestire una mostra per sottoporre all'attenzione del pubblico e della critica il lavoro degli artisti che fanno parte della cosiddetta Scuola di New York, quella che, in seguito, diventerà celebre per aver dato forma alla prima arte tipicamente americana.
Del progetto se ne occupa proprio Marca-Relli, che, nel 1951, con l'aiuto di Leo Castelli, dà vita al leggendario "Ninth Street Show", al quale partecipano, oltre a lui, Jackson Pollock, Franz Kline, Willem de Kooning, Robert Motherwell, Ad Reinhardt, Lee Krasner, Helen Frankenthaler ecc.
Marca-Relli, che appartiene alla seconda generazione di espressionisti astratti, fa proprie le istanze degli altri membri del gruppo, per i quali l'arte è il frutto di un soggettivismo esasperato e dell'azione automatica dell'inconscio, ma coniuga queste tematiche con la raffinatezza e l'eleganza della pittura europea, dando vita a opere particolari dove spesso convivono astrazione e figurazione.
Quello che caratterizza il suo lavoro è comunque l'adozione di una tecnica particolare, il collage painting, che Marca-Relli comincia a praticare nel 1952, dopo un viaggio in Messico, spinto dall'architettura cubista dei paesaggi, ma soprattutto dalla mancanza dei materiali necessari per dipingere.
Non è certo il primo ad adottare questo sistema, ma è il primo a farlo in modo totale. Secondo Bruno Corà lo usa infatti in senso pittorico, per disegnare il profilo della figura. Ed è questo ritmo rallentato a segnare il maggior distacco dagli esponenti dell'Action Painting, che hanno fatto dell'irruenza del gesto uno delle loro cifre stilistiche. L'argomento è comunque tutt'altro che pacifico dato che molti ritengono che Marca-Relli usi il collage in senso distruttivo salvo poi dar vita, come dice David Anfam, a "strane composizioni, che sono interi costruiti da frammenti".
A dirimere la questione si potrebbe citare una frase di Marca-Relli, secondo cui "i pittori dovrebbero essere liberi di sperimentare... senza alcuna interferenza di critici, musei, gallerie in modo da vedere da soli se ciò che stanno facendo sia più o meno buono" e, potremmo aggiungere, dare il giusto significato alla propria opera...
La mostra è affiancata dal Catalogo ragionato delle opere di Marca-Relli, un volume bilingue, ricco e completo, che contiene interventi del critico inglese David Anfam, di Magdalena Dabrowski, curator del Metropolitan Museum of Art di New York, di Emilio Villa e Marco Vallora. A pubblicarlo è stato l'editore Bruno Alfieri, che è stato tra i promotori di questa iniziativa milanese, ma non ha avuto la possibilità di vederla. È scomparso, infatti, poco tempo prima della sua inaugurazione.
Affinché il pubblico possa conoscere più a fondo il lavoro di Marca-Relli e il contesto in cui ha operato questo artista, che Harold Rosenberg ha definito "Il nomade dei due continenti", il 22 settembre 2008, David Anfam, Bruno Corà e Luigi Sansone terranno una conferenza sull'argomento.