Mostre di arte moderna e contemporanea

Giorgio Morandi 1890-1964

22 gennaio - 13 aprile 2009

MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna
Via Don Minzoni 14, Bologna
Tel. 051-502859
Orari: mar-ven 10-18, gio 10-22, sab-dom 10-20, lunedì chiuso. Dal 25 dicembre al 1 gennaio chiuso

Dopo il grande successo riscosso al Metropolitan Museum di New York, le opere di Giorgio Morandi, uno dei più importanti artisti italiani del '900, tornano a casa per dar vita a una grande retrospettiva, che resterà aperta, fino a metà aprile, al MAMbo di Bologna, città natale di questo autore.

La mostra, curata da Maria Cristina Bandera, direttrice della Fondazione Longhi, e Renato Miracco, direttore dell'Italian Cultural Institute di New York, ripercorre, attraverso un centinaio di pezzi, tra cui dipinti, grafiche, disegni e acquerelli, la vita e l'opera di questo grande artista, che, nel corso della sua carriera, ha attraversato diverse fasi avvicinandosi al cubismo, al futurismo e alla metafisica, per poi iniziare un cammino autonomo e solitario di grande raffinatezza e originalità, che, col tempo, lo ha portato vicino alla dissoluzione dei contorni e del colore.

Sostenere che Morandi era una persona schiva, refrattaria a mostrarsi in pubblico e a discutere d'arte, non vuol dire che non fosse un uomo colto e informato. Anche se ha viaggiato pochissimo e, dopo la stagione delle avanguardie, ha vissuto in modo piuttosto isolato, rintanato all'interno del suo studio bolognese, Morandi è stato, infatti, un uomo di grande cultura, sempre molto attento a quanto succedeva intorno a lui, e non ha mai smesso di aggiornarsi su quello che stava accadendo nel mondo dell'arte, in Italia e all'estero.
Il pittore che comunque ha avuto su di lui la maggior influenza è stato sicuramente Cézanne, che Morandi scoprì nel 1909 e divenne per lui un punto di riferimento imprescindibile, cui non smise mai di guardare. Al pari di questo grande artista francese, infatti, per tutta la vita non ha fatto altro che cercare l'essenza delle cose applicandosi a più riprese sugli stessi soggetti: paesaggi e nature morte, ma soprattutto composizioni di bottiglie, vasetti, brocche, ciotole e fruttiere, che riproduceva in varie combinazioni con colori smorti e ripetitivi. Era convinto, infatti, che al mondo non ci fosse quasi nulla di nuovo e che l'unica cosa importante fosse "la posizione diversa e nuova in cui un artista si trova(va) a considerare e vedere le cose della... natura e le opere che lo avevano preceduto e interessato".

Le opere esposte, di grande qualità, arrivano da importanti collezioni pubbliche e private, italiane e straniere. Il corpus più consistente è comunque quello che proviene dal Museo Morandi, nato nel 1993 grazie alla generosità delle sorelle dell'artista, Anna, Dina e, soprattutto, Maria Teresa, che, a più riprese, hanno donato al Comune di Bologna opere, libri e materiali appartenuti al fratello Giorgio.
Oltre ai dipinti, che, come abbiamo detto, raffigurano nature morte e paesaggi, ed eccezionalmente degli autoritratti, la mostra dedica spazio anche ad alcune acqueforti di Morandi. L'artista è stato, infatti, un grande incisore dal segno particolarissimo e, oltre ad aver ricevuto numerosi premi, dal 1930 al 1956 ha insegnato questa tecnica all'Accademia di Belle Arti di Bologna.

La rassegna, che si apre in un momento importante per la città, impegnata nella XXXIII edizione di "ArteFiera Art First 2009", è accompagnata da un bel catalogo, edito da Skira, e, soprattutto, dall'apertura al pubblico della Casa di Via Fondazza 36, dove l'artista ha abitato e lavorato dal 1910 alla morte.
A metà degli anni '90, il Comune di Bologna è riuscito, infatti, ad acquistare questa abitazione, che, grazie a fondi pubblici e privati e all'intervento dell'architetto Massimo Iosa Ghini, che l'ha ristruttturata, è stata trasformata in uno spazio dedicato alla ricerca. Qui troveranno posto, infatti, oltre allo studio del pittore, che per qualche anno è stato ospitato a Palazzo d'Accursio, la biblioteca e l'archivio dell'artista, una stanza multimediale, dove si potranno vedere, foto, filmati e documentari sulla vita di Morandi, e spazi nuovi, dedicati alla consultazione dei volumi e alla realizzazione di conferenze.

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