Storia dell'arte: arte moderna

Il Fauvisme.
La pittura Fauve: caratteristiche e soggetti

Il Fauvisme è una corrente artistica che si è espressa quasi esclusivamente in pittura.
Solo in anni successivi al periodo di adesione all'estetica fauve (1909), alcuni degli autori hanno realizzato qualche scultura. In particolare, Henri Matisse e André Derain.

L'elemento saliente del Fauvisme è il particolare stile pittorico, caratterizzato da:

  • assenza del disegno,
  • semplificazione e schematizzazione delle forme,
  • eliminazione della prospettiva e appiattimento dello spazio,
  • costruzione del quadro attraverso campiture di colore puro e linee essenziali,
  • tecnica di esecuzione rapida,
  • impiego di tinte forti e contrasti cromatici aspri, da cui l'aggressività alla base del nome "fauve",
  • stesura di pennellate di colori puri, non mescolati,
  • nei casi più estremi, impiego di tinte completamente arbitrarie.

I quadri dei Fauve raffigurano in massima parte paesaggi: vedute di baie, litorali in Provenza, vedute di Nizza, boschi e giardini, scorci cittadini, capanne in campagna.
Dagli impressionisti, i Fauve hanno derivato l'uso di dipingere "en plein air" (all'aria aperta), direttamente sul soggetto. Questa abitudine si combina con il fatto di operare frequentemente nel Sud della Francia, dove la forte luce mediterranea attenua le ombre e accentua i contrasti. Questo elemento è alla base della loro scoperta dei forti contrasti cromatici e della stesura di colori puri.
Altri soggetti sono ritratti di conoscenti, nudi e nature morte. Nel caso di Henri Matisse e Othon Friesz, si hanno anche scene di interni con persone o oggetti.