Storia dell'arte: arte dell'Ottocento

Impressionismo: caratteristiche principali

Claude Monet, "Donna con l'ombrello", 1886 (partic.)L'Impressionismo è il più importante movimento artistico sviluppatosi in Francia nel corso dell'800.
La sua carica innovativa ha avuto un'eco profonda sulle generazioni successive di artisti europei. In particolare, ha contribuito in maniera determinante a innescare il processo di trasformazione dell'arte che avrebbe portato alla genesi dell'arte moderna.

L'inizio ufficiale dell'Impressionismo viene fatto risalire al 1874. In quell'anno ebbe luogo, infatti, la famosa mostra degli "artisti indipendenti", tenutasi nello studio del fotografo Nadar. Organizzatori della mostra furono gli stessi artisti che vi presero parte, constatata la ripetuta esclusione delle loro opere dalle mostre ufficiali, prime fra tutte i Salon.
L'evento suscitò grande scalpore, ma sollevò anche critiche feroci. Tra queste ultime spiccano soprattutto quelle del pittore e critico Louis Leroy. In un articolo, apparso sulla rivista Charivari, Leroy denigrava pesantemente le opere esposte. Bersaglio dei suoi strali fu il carattere di approssimazione e indeterminatezza della loro pittura, incarnato soprattutto dalla tela di Claude Monet Impression, soleil levant. Proprio dal titolo dell'opera trasse spunto per il titolo dell'articolo, "Mostra degli Impressionisti". Il termine, usato in senso dispregiativo da Leroy, piacque talmente agli artisti, che se ne appropriarono.
Alla mostra seguirono altre sette collettive, con adesioni di artisti ogni volta in parte diverse: 1876, 1877, 1879, 1880, 1881, 1882, 1886. Con la loro varietà di presenze, le mostre scandirono la vita "ufficiale" del gruppo. Va ricordato, però, che vi aderirono anche personaggi che rifiutarono sempre di essere accomunati ai colleghi. Ad esempio Edgar Degas.

La mostra del 1874 costituisce solo il momento culminante di una lunga gestazione. Infatti, gli elementi che caratterizzano il movimento erano presenti nelle opere dei principali protagonisti già dalla fine degli anni '60. Secondo alcuni studiosi i prodromi dell'Impressionismo si possono rintracciare addirittura nelle opere di Pissarro, Monet e Renoir di fine anni '50.

Le caratteristiche principali dell'Impressionismo

  • Valori artistici cui aspiravano gli impressionisti:
    ricerca di una maggiore luminosità, resa della natura e dei fenomeni naturali come si presentano realmente all'occhio umano, ricerca del colore "locale", ossia del colore che viene effettivamente percepito.
  • Generi pittorici tipici:
    paesaggi, vedute, nature morte, qualche raro ritratto (soprattutto Renoir).
  • Soggetti preferiti:
    stradette di campagna (Pissarro, Sisley), corsi d'acqua (Monet, Sisley), boschi (Pissarro, Renoir), stagni (Monet, Renoir), angoli di giardino (Monet, Renoir), spiagge e scogliere, vasi di fiori.
  • Metodologia di lavoro:
    pittura all'aria aperta (pittura "en plein air"), spesso in gruppo (Pissarro, Monet, Renoir, Sisley), perfezionamento dell'opera in studio, ripetizione dello stesso soggetto in diverse stagioni e diversi momenti del giorno, procedimento per cicli tematici (soprattutto dopo il 1880).
  • Aspetti tecnici:
    scarso interesse per il disegno, uso in prevalenza pittura a olio su tela, impiego di tutto la gamma cromatica, stesura di colori puri a macchie, attivazione dei contrasti cromatici, rinuncia alle velature.
  • Principali interpreti:
    Camille Pissarro, Frédérick Bazille, Claude Monet, Berthe Morisot, Pierre-Auguste Renoir, Alfred Sisley.
  • Altri artisti nell'orbita dell'Impressionismo:
    Félix Bracquemond, Gustave Caillebotte, Mary Cassatt, Paul Cézanne, Edgar Degas, Jean-Louis Forain, Paul Gauguin, Armand Guillaumin, Lucien Pissarro, Odilon Redon, Georges Seurat, Paul Signac.
  • I precursori dell'Impressionismo:
    Eugène Boudin, Camille Corot, Gustave Courbet, Charles François Daubigny, Henri Fantin-Latour, Johann Barthold Jongkind, Edouard Manet, Théodore Rousseau.
  • Critici sostenitori dell'Impressionismo:
    Albert Aurier, Jules Antoine Castagnary, Edmond Duranty, Théodore Duret, Stéphane Mallarmé, Georges Riviere, Armand Silvestre, Emile Zola.
  • I critici più avversi all'Impressionismo:
    l'Impressionismo venne sempre ferocemente osteggiato da gran parte della critica ufficiale. Oltre a Leroy, in assoluto il più avverso fu Albert Wolff, grande sostenitore della pittura dei Salon.