Itinerario in Germania: Colonia, Düsseldorf e città della Ruhr
Veduta del Museum Ludwig e del Duomo di Colonia (Köln)
Colonia ha la prerogativa di dividere nettamente in 2 il pubblico degli appassionati d'arte. Da una parte, coloro che si interessano di arte, ma che non sono esperti di arte moderna e contemporanea. Dall'altra, coloro che sono attiratti soprattutto dall'arte recente, quella che va dal primo '900 a oggi. Per i primi Colonia non significa granché, a parte il Duomo. Per i secondi la città ha un sapore suggestivo, quasi mitico. E ciò è dovuto soprattutto a 2 ingredienti, che rappresentano gli obiettivi principali di questa giornata: il Museum Ludwig e le principali Gallerie private di arte contemporanea.
Per molti queste due entità potrebbero non avere nulla da spartire tra loro. Mescolare il "sacro" del museo con il "profano" della galleria d'arte privata, commerciale, suona quasi blasfemo. Ma le vicende artistiche recenti di Colonia, la storia delle sue gallerie e lo sviluppo del suo grande museo sono fenomeni indissolubilmente legati tra loro. La carica propulsiva delle gallerie, il loro rapporto con dinamici collezionisti locali, hanno favorito lo sviluppo di un grande interesse nei confronti dell'arte contemporanea. Sulle ali di questo interesse hanno preso corpo i grandi progetti culturali delle amministrazioni cittadina e regionale. Il meccanismo a catena ha permesso alla fine degli anni '60 di accogliere la prima tranche della collezione Ludwig, e all'inizio degli anni '80 di reperire i fondi per la costruzione del nuovo, grande edificio, destinato a contenere nuove parti della collezione e donazioni di altri grandi collezionisti, clienti delle gallerie locali.
L'ironia vuole, peraltro, che le istituzioni di Colonia siano quelle che meno abbiano beneficiato degli acquisti effettuati nelle gallerie della città. I clienti delle grandi gallerie (Der Spiegel, Orangerie-Reinz, Gmurzynska, Zwirner, Greve, Maenz, Werner, ecc.) erano, e sono, abitanti del vasto comprensorio del Basso Reno. Gente che, con le proprie opere, ha contribuito alla formazione di quella sterminata galassia di musei che va da Coblenza e Aachen a Sud, fino all'Olanda a Nord-Ovest e Dortmund a Nord-Est.
Il Museum Ludwig è il cuore di questa galassia. Con le sue collezioni ne rappresenta il tassello più noto e anche più internazionale. Ma in ciò riflette in pieno anche la dimensione internazionale e universale delle gallerie private che lo incalzano un po' più in là.
Il Museum Ludwig si trova nella "Neubau", grande edificio che dal Duomo digrada verso il Reno. Dalla stazione, o dal parcheggio sotterraneo situato nei pressi del Duomo, la Neubau si raggiunge a occhi chiusi. Impossibile sbagliare! Sorge sul lato opposto del Duomo rispetto alla stazione ferroviaria.
Le gallerie private più note sorgono in prevalenza in una vasta area rettangolare, situata a Ovest del Duomo, sui due lati del Ring.
Prima del Ludwig, la giornata prevede la visita del Wallraf-Richartz-Museum, da poco riaperto nella nuova sede. Si trova in pieno centro, a Sud del Duomo. Dal Duomo si percorre Hohe Str. per 400m e si svolta a sinistra in Obenmarspforten. Giunti in Gülich-Platz, si svolta a destra in Martinstr., e il museo è subito lì (10' dal Duomo).
Piante delle città interessate
Gli obiettivi del terzo giorno
Wallraf-Richartz-Museum / Colonia (Köln)
Pierre Auguste Renoir
Alfred Sisley e la moglie, 1868
Wallraf-Richartz-Museum
Indirizzo: Martinstraße 39, 50667 Köln
Telefono: 0221-221/21119
Orario di apertura: mar 10-20, mer-ven 10-18, sab-dom 11-18
Il Wallraf-Richartz-Museum di Colonia (Köln) è il museo di arte antica della città.
Per oltre un decennio ha diviso lo stessa sede con il Museum Ludwig. Recentemente ha però riaperto i battenti in un nuovo edificio nei pressi dell'Altes Rathaus, opera di Oswald Mathias Ungers. Al suo interno le collezioni hanno trovato una sistemazione decisamente più razionale e funzionale.
La grande sezione di pittura antica si trova al primo piano: scuola di Colonia del '400, pittura tedesca del '500 e pittura italiana del '300 e '400. Al secondo si trova la pittura barocca: italiana, tedesca, olandese e francese. Il terzo piano è riservato all'arte dell'800.
Da vedere è la bella collezione di pittura tedesca, dove spiccano le opere di Caspar David Friedrich, dei nazareni, di Wilhelm Leibl e dei realisti, di Max Liebermann, Lovis Corinth e Max Slevogt. Un altro nucleo molto interessante è la bella raccolta di impressionismo e post-impressionismo francese. Importanti sono le opere di Courbet, Monet, Renoir, Cézanne, van Gogh, Ensor e Munch.
Come succede sempre in questi casi, la tentazione è quella di soffermarsi davanti alle pale dorate tardogotiche. Ma così facendo si rischia di perdere troppo tempo.
Museum Ludwig / Colonia (Köln)
Indirizzo: Bischofsgartenstr. 1, 50667 Köln
Telefono: 0221-2212382
Orario di apertura: mar 10-20, mer-ven 10-18, sab-dom 11-18
Il Museum Ludwig è uno dei luoghi fondamentali nel mondo per entrare in contatto con l'arte moderna classica e la grande arte internazionale del dopoguerra.
Ha sede in un colossale edificio, ai piedi del duomo. Le sue masse metalliche seghettate, che riecheggiano quelle dei capannoni industriali, digradano dolcemente in direzione del Reno. Un tempo serviva da contenitore anche del Wallraf-Richartz-Museum.
Il Museum Ludwig non si può definire un museo esaustivo, per quel che riguarda il primo '900. La collezione risulta focalizzata infatti attorno a alcuni argomenti principali, peraltro risolti in maniera esemplare: "Die Brücke" e espressionismo tedesco, Max Beckmann, Nuova Oggettività, Pablo Picasso, arte russa (raggismo, cubo-futurismo, suprematismo), arte italiana, surrealismo.
Il discorso subisce una netta impennata al cospetto della sezione del dopoguerra. La collezione di Peter Ludwig funge da impalcatura, cui si aggiungono sostanziose iniezioni di opere, provenienti da acquisti della città e del Land Nordrhein-Westfalen, e da donazioni di grandi collezioni private. Pochi musei al mondo (si possono contare sulle dita di una mano) consentono una conoscenza dell'arte europea e americana dal 1945 in avanti altrettanto buona. Astrattismo, informale ed espressionismo astratto preludono ad un insieme di Pop Art, Nouveau Réalisme e minimalismo che lasciano senza respiro. La serie dei 40 ritratti di Gerhard Richter da l'idea dell'imponenza della raccolta di pittura tedesca dagli anni '60 ad oggi, pressoché inarrivabile.
Spettacolare il museum-shop, gestito dalla nota libreria specializzata Walther König.
Unico rammarico: alcuni difetti di illuminazione, che creano riflessi sulle tele protette da vetri.
Gallerie d'arte private a Colonia (Köln)
Colonia è il cuore del mercato dell'arte in Germania. Una dimostrazione tangibile sono le numerose gallerie d'arte di primo piano che la popolano. Gallerie che riguardano tutti i settori: moderno classico, arte del dopoguerra, contemporaneo, fotografia, ecc. Analizzata a livello mondiale, la scena di Colonia è senza dubbio una delle prime, escludendo naturalmente New York (ma lì siamo su un altro pianeta...). Tra le gallerie di Colonia non sono poche quelle guardate con rispetto, ritenute punti di riferimento internazionale.
Il mercato artistico locale ha vissuto il suo momento di gloria negli anni '80. Insediata al centro della ricca e popolatissima Renania, Colonia con le sue gallerie ha alimentato un collezionismo d'arte diffuso e sostenuto.
L'arrivo degli anni '90 ha portato invece la crisi. Una crisi lunga, che duramente provato molti operatori. Così, qualche gallerista si è lasciato tentare dall'avventura berlinese. Ha fatto armi e bagagli e ha aperto nei pressi di Kurfürstendamm o di Oranienburgerstraße (2 dei più noti distretti di gallerie di Berlino). Ma chi ne aveva i mezzi ha, piùsaggiamento, mantenuto aperta anche la casa-madre a Colonia.
Il problema è stato quello di capire se la crisi del mercato fosse di tipo strutturale o più semplicemente congiunturale. Diversi segnali sembrano indicare la seconda ipotesi. Gli affari stanno riprendendo. Art Cologne, la grande fiera dell'arte che apre ogni anno all'inizio di Novembre, macina edizioni di successo e nulla sembra indicare il superamento in Germania da parte della fiera rivale di Berlino.
Dobbiamo accettare il fatto che il collezionismo d'arte in Renania rappresenti una tradizione ampiamente consolidata. Lo spostamento del governo e delle funzioni amministrative da Bonn a Berlino può servire a stimolare la scena berlinese. Ma certo non è l'evento in grado di depauperare un tessuto così ricco e complesso, come quello che ha alimentato il bisogno di arte attorno a Colonia e Düsseldorf.
Tra le perdite principali degli ultimi anni figura la gallerie del celebre Rudolph Zwirner, che ha passato le consegne al figlio, oggi a New York. Altra perdita illustre è la galleria di Paul Maenz, che ha tenuto a battesimo molti dei grandi artisti degli anni '70 e '80. Il più nota tra gli "emigrati" a Berlino è invece Max Hetzler, uno dei galleristi maggiormente dinamici degli anni '80, che ha lanciato molti degli artisti tedeschi di spicco della generazione nata negli anni '50: Günther Förg, Georg Herold, Martin Kippenberger, Hubert Kiecol, Reinhard Mucha, Thomas Struth, ecc.
Le gallerie principali di Colonia si trovano in una fascia centrale a Ovest del Duomo. Sono perlopiù concentrate in due distretti, rispettivamente a Est e a Ovest del Ring. Il primo comprende le gallerie di St. Apernstr., Ehrenstr., Breite Str., Albertusstr. Il secondo, più esterno, le gallerie di Bismarckstr., Genter Str., Kamekestr., Antwerpener Str., Venloer Str.
Le più antiche sono:
Opere d'arte in spazi pubblici a Colonia (Köln)
A Colonia si possono scovare svariate opere d'arte, realizzate per decorare spazi pubblici. Si devono in massima parte a grandi artisti locali (Norbert Kricke, Ewald Mataré, Georg Meistermann).
Le più interessanti sono: