Kunsthaus Zürich, Zurigo (Zürich)
Veduta esterna del Kunsthaus Zürich, a Zurigo (Zürich)
Il Kunsthaus Zürich a Zurigo (Zürich) è un grande museo d'arte antica, arte moderna e arte contemporanea internazionale.
Il Kunsthaus Zürich è uno dei musei d'arte più antichi d'Europa.
Le sue origini risalgono al 1853, quando la Società degli artisti fonda il Zürcher Kunstverein. Nel corso degli anni è andata sviluppandosi in maniera abbastanza costante, fino a divenire uno dei musei più importanti al mondo nel campo dell'arte moderna e dell'arte contemporanea.
Dal 1910 il Kunsthaus Zürich ha sede in un palazzo progettato dall'architetto Karl Moser. Ma, dovendosi adattare alle crescenti esigenze dell'importante istituzione, l'edificio è stato sottoposto a ripetuti interventi di ampliamento. Fino alla costruzione della nuova ala, avvenuta nel 1976 ad opera degli architetti Erwin Müller e H. Blumer, destinata ad accogliere l'arte del dopoguerra e le mostre temporanee.
Il Kunsthaus Zürich può vantare un buona raccolta di pittura fiamminga e olandese del XVIº e XVIIºsecolo, e un piccolo nucleo di pittura italiana barocca. Ma l'importanza formidabile di questo museo si fa sentire can la sezione di arte svizzera dell'800. Qui vi appaiono tutti gli artisti più interessanti: Johann Heinrich Füssli (con una folta schiera di opere splendide), Anton Graff, Caspar Wolf, Alexandre Calame, Rudolf Koller, Robert Zünd, Adolf Stäbli, Frank Buchser, Albert Anker, Albert Welti, Karl Stauffer, Arnold Böcklin e lo svizzero d'adozione Giovanni Segantini.
L'arte svizzera dell'inizio del '900 è rappresentata da gruppi ben nutriti di opere di Cuno Amiet, Augusto Giacometti, Giovanni Giacometti, Otto Meyer-Amden e Ferdinand Hodler, di cui spiccano alcune grandi tele collocate nel salone centrale dell'ala storica. Numerose anche le opere di Felix Vallotton, inserite però nel percorso relativo alle grandi correnti europee.
A beneficio degli amanti dell'impressionismo francese basterà dire che la collezione di arte francese dell'800 del Kunsthaus Zürich può rientrare senz'altro tra le più importanti in Europa, alle spalle solo del Musèe d'Orsay di Parigi, della National Gallery di Londra e dell'Ermitage di San Pietroburgo.
Opere interessanti di Théodore Géricault, Eugène Delacroix, J.B.C. Corot, Gustave Courbet e Constantin Guys, fanno da apri-pista al lungo elenco di artisti presenti: Edouard Manet, Camille Pissarro, Edouard Sisley, Eugè Boudin, Henri Fantin-Latour, Pierre Auguste Renoir, Edgar Degas, Georges Seurat, Paul Signac, Paul Gauguin. Veramente importanti i complessi di opere di Claude Monet (di cui spiccano alcune delle sue famose Nympheas), Paul Cézanne (tra cui una delle versioni più belle di La montagne Sainte-Victoire del 1902-06), Vincent van Gogh (Les toits de chaume à Auvers del 1890), Pierre Bonnard e Edouard Vuillard.
Con il Kunstmuseum di Basilea, il Kunsthaus Zürich può vantare la migliore raccolta di arte del primo '900 in Svizzera, ed una delle maggiori al mondo.
La sequenza delle sale inizia con una parata impressionante di grandi tele di Pablo Picasso dagli anni '20 in avanti e da un vasto salone dedicato principalmente alla scultura, con opere di Henri Matisse, Henri Rousseau, Auguste Rodin, Aristide Maillol, Wilhelm Lehmbruck, Constantin Brancusi, Julio Gonzales, Henri Laurens, ecc. Il cubismo è ben documentato da tele di Pablo Picasso, Georges Braque, Fernand Léger, Juan Gris, Robert Delaunay insieme ad autori minori. In ambito italiano figurano tele futuriste di Umberto Boccioni, Gino Severini e Giacomo Balla, ritratti di Amedeo Modigliani e una tela metafisica di Giorgio De Chirico. Impressionanti i gruppi di tele di Edvard Munch, Oskar Kokoschka, Max Beckmann e Marc Chagall.
L'espressionismo in Germania è documentato da Ernst Ludwig Kirchner, Emil Nolde e Lovis Corinth, mentre il Blauer Reiter figura al completo, con tele di Franz Marc, August Macke, Alexej Jawlensky, ma soprattutto Paul Klee e Wassily Kandinsky (sia degli anni '10, che degli anni '20). Un gruppo di opere Dada (Hans Arp, Francis Picabia, Tristan Tzara, Hans Richter, Kurt Schwitters) introduce la sala dedicata al surrealismo, con le opere di Max Ernst, René Magritte, Salvador Dalí, Yves Tanguy e Joan Miró.
I vasti spazi dell'ala nuova sono adibiti a mostre temporanee e ad accogliere l'arte astratta europea.
Le opere di Piet Mondrian, Theo van Doesburg, Georges Vantongerloo, Johannes Itten, Laszlo Moholy-Nagy, Sophie Täuber-Arp e Josef Albers si trovano così fianco a fianco con i rappresentati della corrente astratto-concreta svizzera: Max Bill, Richard-Paul Lohse, Camille Graeser, Fritz Glarner. Ma in un simile "tour de force" astratto non possono mancare nemmeno le opere di autori come Luigi Veronesi, Bruno Munari, Adolf Fleischmann e François Morellet. Un grande spazio adiacente è occupato dall'enorme Alberto Giacometti-Stiftung, una raccolta di oltre 100 opere tra sculture, dipinti e disegni che documentano tutto l'arco di attività di Alberto Giacometti.
Problemi di spazio consentono la presentazione al pubblico di una parte soltanto della sezione di arte del dopoguerra del Kunsthaus Zürich. Vi compaiono tele di ambito sia figurativo, che astratto e informale europeo: Francis Bacon, Max Gubler, Varlin, Wols, Serge Poliakoff, Nicolas de Staël, Hans Hartung, Wols, Jean Dubuffet, Jean Fautrier, Antoni Tàpies. Molto importanti anche le opere di esponenti dell'espressionismo astratto e della Pop Art americana: Jackson Pollock, Mark Rothko, Barnett Newman, Mark Tobey, Morris Louis, Cy Twombly, Frank Stella, Jasper Johns, Robert Rauschenberg, George Segal, Andy Warhol.
Sotto la spinta della Zürcher Kunstgesellschaft, che figura come proprietaria del Kunsthaus Zürich, la collezione permanente è in costante espansione. Se un occhio di riguardo è riservato ovviamente all'arte svizzera contemporanea, nondimeno la potenza dell'istituzione consente di mantenere ad un alto livello l'intera sezione di arte contemporanea.
Accanto alle opere di artisti come Martin Disler, André Thomkins, Markus Raetz, Fischli & Weiss, figurano così le tele di Georg Baselitz (tra cui l'enorme complesso di pannelli intitolato 42, e la monumentale tela Nachtessen in Dresden), A.R. Penck, Anselm Kiefer, e la nota installazione di Joseph Beuys Olivestone del 1984, a lungo esposta presso il Castello di Rivoli e donata alla Kunsthaus Zürich da Lucrezia de Domizio.
Parlando di arte moderna e arte contemporanea, il Kunsthaus Zürich dispone anche di una delle più importanti collezioni internazionali di grafica, comprendente oltre 80.000 disegni e stampe.
Il Kunsthaus Zürich ha una grande collezione, ma è anche un grande contenitore culturale.
Potenti mezzi e la consulenza di famosi specialisti (ad es. Harald Szeemann e Bice Curiger) consentono di sviluppare uno dei programmi espositivi di maggior rilievo in Europa. Le mostre toccano tutti gli aspetti delle arti figurative, ma è naturale che proprio sui versanti dell'arte moderna e dell'arte contemporanea si producano gli avvenimenti più interessanti.
Spazi diversi sono dedicati a grandi mostre spettacolari e a mostre relative all'attualità.
Informazioni generali
Vincent van Gogh, Tetti di paglia a Auvers, 1890, Kunsthaus Zürich, Zurigo (Zürich)