Willem de Kooning

Attività artistica

Willem de Kooning è una delle figure fondamentali dell'arte americana dopo la seconda guerra mondiale.
Assieme a Jackson Pollock è l'esponente di spicco dell'Espressionismo Astratto e della cosiddetta "New York School". Ma mentre Pollock è riuscito meglio ad attirare su di sé l'attenzione dei media, de Kooning è stato il punto di riferimento per i colleghi artisti, al punto da costituire una sorta di mito.

Le ragioni di questo prestigio si possono riassumere in pochi punti.
Nato in Olanda e giunto in America nel 1926, de Kooning si è spogliato della mentalità europea, integrandosi in modo autonomo e autorevole nella vita americana del tempo. Sfuggendo alle influenze culturali dominanti, ha saputo interpretare meglio di chiunque altro l'aspirazione a un'arte libera da schemi prestabiliti e visioni del mondo consolidate.
De Kooning ha lavorato attorno a pochi temi. Mai soddisfatto del risultato raggiunto, all'inizio degli anni '50 ha sconvolto l'opinione pubblica con quadri di una violenza espressiva mai vista. Quadri caratterizzati da pennellate aspre e poderose, espressione di un lavoro continuo di rielaborazione dell'opera sull'onda dell'impulso.
In riferimento a questa pittura così istintiva e piena di energia, il critico Harold Rosenberg nel 1952 introdusse la definizione di Action Painting (pittura d'azione). "Azione" come affermazione di esistenza, come testimonianza di vita e di resistenza contro il caos della vita moderna.

Nel caso di Willem de Kooning il concetto di "pittura d'azione" si applica in due sensi: nel ricorso a una gestualità libera e spontanea, e nell'assenza di premeditazione nel suo modo di dipingere.
Il quadro non nasce sulla base di un progetto preordinato e non reca alcun messaggio. Si sviluppa autonomamente, nel corso del suo farsi. L'artista "scopre" l'immagine poco alla volta, tenendosi aperte tutte le possibilità, agendo in una condizione di incertezza.
Espressione di questa incertezza è il continuo fare e disfare l'immagine sulla spinta dell'impulso. De Kooning definiva il suo modo di guardare alle cose "slipping glimpses" (occhiate scivolose). Con ciò indicava la sua attitudine a seguire un pensiero, poi ad abbandonarlo per seguirne un altro, salvo cambiare completamente direzione. Un esempio di questo comportamento è la celebre sequenza fotografica che mostra sei diversi stadi dello stesso quadro: Woman I (1950-52). Tra uno stadio e l'altro si nota come l'artista, mediante energiche pennellate, abbia modificato completamente il quadro sull'onda dell'impulso.

La parte più importante dell'attività artistica di Willem de Kooning è compresa tra il 1946 e il 1963.
In questo periodo l'artista lavora quasi in contemporanea con due tipologie di soggetti: figure di donna e composizioni astratte. Nel primo caso, inizia attorno al 1945 con figure di donne sedute, per passare negli anni '50 a figure in piedi e figure nel paesaggio, negli anni '60. Nel secondo caso, inizia negli anni '40 con combinazioni di frammenti simili a parti anatomiche, per proseguire alla metà degli anni '50 con quadri astratti ispirati dalla città e dalla natura, caratterizzati pennellate libere e cariche di energia.

Alla base del lavoro maturo di de Kooning c'è l'impossibilità dell'artista di trovare una forma definitiva, da cui derivano i continui cambiamenti del quadro sotto l'impulso di nuove idee. Testimonianze di questo rimaneggiamento sono le cancellature e le correzioni, ben evidenti in ogni opera: pennellate fluide o energiche come sciabolate, grattature, trasparenze, spazzolate generose. L'energia di queste tracce assimila il quadro a un campo di lotta, entro il quale il pittore scopre se stesso e l'immagine. L'immagine finale, quindi, rappresenta il momento di arresto del travaglio dell'artista.
La massima espressione di questo procedimento è offerta dal famoso ciclo di Women (Donne) del 1950-53. De Kooning vi rappresenta figure di donna in posa frontale, sconvolte e distorte a colpi di pennellate potenti. Creature mostruose, a metà strada tra il grottesco e il demoniaco, emergono monumentali su fondali agitati. Nella loro monumentalità, sono tra le immagini più impressionanti di tutta l'arte del dopoguerra.

Nel corso della sua lunga carriera, Willem de Kooning ha prodotto anche molti disegni preparatori per le sue tele e alcuni cicli di incisioni. A partire dal 1969 ha realizzato piccole sculture in creta, alcune delle quali rielaborate in versione ampliata attorno al 1980.
Con il suo straordinario lavoro de Kooning ha suggestionato un gran numero di artisti, che negli anni '50 ne hanno imitato lo stile. Ma segni della sua influenza si possono riconoscere anche nel neoespressionismo, emerso in Europa e America all'inizio degli anni '80.