Opere di Paul Gauguin

Fasi principali del lavoro di Paul Gauguin.
La convivenza con van Gogh a Arles
(Novembre-Dicembre 1888)

Alla fine di Ottobre 1888 Gauguin raggiunge Vincent van Gogh a Arles. È soprattutto l'insistenza di Vincent e la calorosa premura di Theo van Gogh, che fa di tutto per affiancare un amico alla fragile personalità del fratello, a convincere Gauguin.
Si trattò di una breve e travagliata convivenza, fatta di scambi culturali intensi e tesi, ma anche di violenti scontri dovuti soprattutto all'incipiente malattia mentale di van Gogh. Momento culminante fu l'automutilazione dell'orecchio da parte di van Gogh alla vigilia di Natale, seguita dalla frettolosa partenza di Gauguin.
Problemi mentali a parte, l'esperienza non sarebbe comunque potuta durare. Tutto scaturiva, infatti, dal sogno di van Gogh di dare vita a una sorta di "Atelier del Sud". Ma fu proprio nella "Casa gialla" di Arles che Gauguin cominciò a vagheggiare il sogno di un diverso "atelier": un "Atelier dei tropici".

Nell'arco di due mesi Gauguin portò a termine diverse tele.
I soggetti andavano da angoli di paesaggio nei dintorni di Arles, a scene di interni. Famosa la scena dell'interno di caffè, riprodotta da entrambi gli artisti: The Night Café di van Gogh, oggi alla Yale University Art Gallery di New Haven.
In alcune opere del periodo si avverte l'influenza delle stampe giapponesi. In Giardino a Arles i contorni sinuosi e stilizzati conferiscono un carattere vignettistico alla composizione. In effetti, le figure sembrano muoversi in uno spazio privo di prospettiva.
La tela piaceva a van Gogh, che vi si ispirò per il suo lavoro. Ma la mente di Gauguin correva già altrove. Come lo dimostra la svolta sintetista, attuata a Pont-Aven e Le Pouldu.