Camille Pissarro
Attività artistica di Camille Pissarro
Camille Pissarro è uno dei più importanti artisti francesi dell'800.
Il suo nome è strettamente legato all'Impressionismo, di cui fu uno dei principali esponenti.
In Pissarro i tratti caratteristici dell'Impressionismo trovano la loro compiuta realizzazione:
- spiccato interesse per la natura e il paesaggio,
- raffigurazione della natura attraverso la resa degli effetti atmosferici,
- aspirazione a una maggiore luminosità della scena,
- uso libero del colore, steso puro, con pennellate a macchie o puntini.
Oltre a questi elementi, che lo accomunano a Monet, Renoir e Sisley, Pissarro si caratterizza dagli altri per alcune sue peculiarità:
- insistenza sugli effetti atmosferici (brina, nebbia, neve, foschia),
- maggiore semplicità delle scene raffigurate,
- predilezione per le tinte calde,
- stesura del colore a strati sovrapposti e anche a sottili spatolate.
Per questi aspetti, la pittura di Pissarro in genere viene considerata meno rivoluzionaria di quella di Monet e Renoir. Nondimeno, Pissarro incarna in maniera esemplare più di chiunque altro l'insorgere dell'Impressionismo e il suo propagarsi nell'ambiente artistico francese della seconda metà dell'800. Si forma, infatti, nell'ambito della scuola di Barbizon. Ma poi, vedendo i primi esperimenti dei più giovani colleghi, evolve bruscamente verso uno stile più libero e spontaneo. In seguito, attratto dalle ricerche di Seurat e compagni, sperimenta anche la tecnica puntinista, evoluzione estrema di quella impressionista.
Con la sua autorevolezza e la sua serietà Camille Pissarro ha rappresentato un formidabile elemento di coagulo per tutti gli artisti che, in momenti diversi, hanno fatto parte della cerchia impressionista. Non a caso, Pissarro è stato l'unico artista a partecipare a tutte le 8 mostre impressioniste che si sono succedute dal 1874 al 1886. Inoltre, la sua casa (a Pontoise, Osny, Eragny) è stata sempre meta di pellegrinaggio per tanti artisti che ammiravano il suo impegno e la sua perseveranza: Monet e Renoir prima, Cézanne e Gauguin poi.
Eccellente e talvolta feroce disegnatore (Turpitudini sociali, 1889), Pissarro va ricordato anche per gli acquerelli e la grafica.