Vincent van Gogh

Attività artistica di Vincent van Gogh

Vincent van Gogh, "La notte stellata", 1889 (partic.)Vincent van Gogh è uno degli artisti più noti e amati dal grande pubblico. Rimanere indifferenti di fronte alle vicende tragiche della sua breve esistenza è difficile tanto quanto resistere al fascino delle sue tele, rutilanti di colori e cariche di movimento.
Tralasciando gli aspetti romanzeschi, van Gogh è certamente una delle figure cardine dell'arte dell'800 e uno dei grandi precursori dell'arte moderna. A fianco di Cézanne e Gauguin, contribuisce in maniera decisiva al superamento dell'impressionismo. In tragica solitudine traccia quel solco, da cui prenderanno le mosse molti grandi artisti e importanti movimenti del '900.

All'inizio della carriera Vincent van Gogh è attratto dalla vita dei contadini, dal lavoro dei campi, dalla miseria dei minatori, dal dramma della loro povera esistenza. Li raffigura con toni cupi e bituminosi, che vanno schiarendosi a contatto dell'ambiente parigino.
Come Cézanne e Gauguin, anche van Gogh trae spunto dall'Impressionismo per impratichirsi nell'imitazione della natura e nell'uso del colore. Come molti contemporanei, lo interessano particolarmente gli esiti ultimi dell'Impressionismo, il "puntinismo" di Seurat e Signac, di cui è buon amico. Come Cézanne e Gauguin, guarda alle stampe giapponesi per il modo di strutturare e stilizzare la composizione, di disegnare le forme.
Ma van Gogh non ha il carattere per limitarsi ad assimilare questi stimoli. Come Cézanne e Gauguin, li rielabora in maniera personale, sviluppando una pittura originalissima e rivoluzionaria.

Durante la breve convivenza ad Arles, Gauguin raccomanda a van Gogh di dipingere secondo la sua immaginazione e non direttamente dal soggetto naturale.
Ma per van Gogh la natura è troppo importante. È l'elemento capace di scatenare emozioni, risvegliare sentimenti inespressi, che l'artista intende tradurre in immagini.
Vincent gira per i campi e le stradette attorno ad Arles. Scopre angoli che stimolano la sua sensibilità: campi coltivati, colline battute dal vento, cipressi, uliveti, casupole, fienili appollaiati tra i prati.
Raffigura questi angoli, cercando di rendere in tutta la loro intensità gli effetti che si dispiegano alla sua personale visione. Così facendo, si distacca completamente dalle sembianze oggettive di ogni soggetto.

La struttura compositiva delle opere di Vincent van Gogh deriva da quella degli impressionisti. Ma la prospettiva e le figure risultano spesso deformate.
Vi si riconosce l'influsso delle stampe giapponesi, specialmente nell'andamento sinuoso delle forme e nei contorni netti e scuri.
La gamma cromatica del soggetto originale è tradotta in una trama fitta di pennellate dense e spesse, di colore puro. Le tinte vivaci e squillanti, accostate in maniera contrastante, si cristallizzano in trattini e puntini, che possono ricordare Seurat e Signac, anche se con esiti molto diversi.
Le pennellate tendono a disporsi affiancate, parallele, perfino concentriche. Il loro andamento non ha aderenza al soggetto. Ne riproduce il ritmo, il movimento, l'energia vibrante, che rinascono sotto il filtro dalla sensibilità visionaria dell'artista.
Rivoli di trattini gialli, rossi, arancioni, blu, trasformano i campi in oceani in tempesta, e i viottoli in torrenti impetuosi. Vortici di azzurro, bianco, blu, rosso, viola, mettono in moto il cielo e le nuvole, facendoli assomigliarea turbini di galassie.

Van Gogh non si occupa solo del paesaggio.
Attraverso il suo occhio esaltato e visionario anche le scene di interni, i vasi di fiori (girasoli, iris, rose), i ritratti di personaggi conosciuti (Felix Rey, il postino Roulin, il Dottor Gachet, ecc.), perdono ogni aderenza realistica, per acquistare movimento e vita propria.

Queste qualità distinguono nettamente van Gogh dagli impressionisti. Al tempo stesso lo allontanano da altre figure importanti della fine dell'800, in particolare Gauguin e Cézanne.
La sensibilità visionaria di van Gogh non ha nulla a che spartire con lo schematismo compositivo e il simbolismo di Gauguin. Ancora maggiore è la distanza dal rigore e dall'astratta solidità delle opere mature di Cézanne.
La scelta di mettere la pittura al servizio della propria personale percezione interiore, fà di van Gogh uno dei principali punti di riferimento per molti protagonisti dell'arte moderna: Munch, Matisse, i fauve, gli espressionisti, i futuristi, Kandinsky.