Hamburger Kunsthalle, Amburgo (Hamburg)

Edificio

Il grande cubo del nuovo edificio della Hamburger Kunsthalle di Amburgo, progettato da Oswald Mathias Ungers

Il grande cubo del nuovo edificio della Hamburger Kunsthalle di Amburgo,
progettato da Oswald Mathias Ungers

La Hamburger Kunsthalle, sin dai tempi della fondazione (1868), ha mantenuto la collocazione sulla Alsterhöhe, l'altura digradante lievemente verso Ovest, situata tra il Binnenalster e la stazione centrale.
La sede odierna differisce sensibilmente dall'edificio originario. Due importanti ampliamenti hanno portato infatti al complesso attuale. Su una vasta spianata, che a causa del pendio in leggera discesa si protende verso Nord sotto forma di un vero e proprio basamento, poggiano due edifici distinti, allineati in senso Sud-Est Nord-Ovest.
Nel 1869 venne inaugurata la prima costruzione, in forme rinascimentali, su progetto degli architetti berlinesi von der Hude e Schirrmacher. La costruzione si presenta quadrangolare, con le facciate mosse da sottili colonne. L'interno risulta ancora oggi articolato in vaste sale, distribuite su due piani collegati da un elegante scalone centrale.

A questa nel 1919 sul lato Sud-Est è andata ad aggiungersi una nuova ala, in forme neo-classiche, frutto del lavoro congiunto di Lichtwark e dell'allora ispettore Erbe.
Di maggiori proporzioni, la nuova costruzione si caratterizza per l'aspetto imponente e per la rotonda sul lato Sud-Est, sormontata da cupola. Organizzato attorno ad un vasto scalone centrale, l'interno si presenta sui due lati lunghi come una successione di grandi sale quadrate o ottagonali illuminate dall'alto, fiancheggiate sul lato esterno da salette che ricevono luce dalle finestre.
Al lato Nord-Ovest l'edificio si salda a quello più antico, mentre a Sud-Est è chiuso dalla rotonda. Quest'ultima è articolata su due piani e sormontata da cupola. Al piano terra, sia all'esterno che all'interno, si presenta alleggerita da un bel colonnato.

Il cortile centrale coperto della Galerie der Gegenwart

Il cortile centrale coperto della Galerie der Gegenwart

Nel 1990 maturò la grande la grande decisione di erigere un nuovo edificio, destinato ad ospitare la Galerie der Gegenwart (galleria di arte contemporanea).
Ragioni più che oggettive rendevano improrogabile l'attesa: carenza cronica di spazio, esigenza di dare all'arte contemporanea una sede più adatta e in linea col prestigio dell'istituzione. Peraltro, non deve essere stata estranea anche la volontà di esprimere in maniera tangibile, attraverso i simboli della cultura, il potere economico della città.
Il progetto fu affidato ad Oswald Mathias Ungers, il noto architetto di Colonia. Per la sua realizzazione venne stanziata la ragguardevole cifra di 60 milioni di DM. In men che non si dica gli obsoleti edifici sulla spianata antistante la Kunsthalle furono abbattuti, per lasciare il posto alla nuova creatura di Ungers. L'inaugurazione è avvenuta nel Febbraio 1997.

Il progetto di Ungers si è proposto di ricavare spazi interni sufficienti, rispettando nel contempo le proporzioni dell'edificio antico che lo fronteggia. A tal scopo ha ideato una bellissima struttura cubica bianca, poggiante su uno zoccolo a forma di bastionata dalle pareti scoscese, dello stesso colore del basamento della Kunsthalle, del quale rappresenta il prolungamento. In ogni dettaglio della costruzione ricorrono i moduli del cubo e del quadrato, ai quali è affidato il compito di guidare il delicato dosaggio dei vuoti e dei pieni, delle pareti e delle finestre/vetrate.

La copertura del cortile centrale della Galerie der Gegenwartt

La copertura del cortile centrale della Galerie der Gegenwart

All'interno, la massa cubica si presenta svuotata al centro, per la presenza di una sorta di alto cortile/cavedio squadrato, chiuso alla sommità da un luminoso lucernario. Lo spazio attorno si presenta articolato su quattro livelli, affacciati verso il cortile centrale. Grandi ambienti essenziali si succedono ad ogni piano, chiusi verso il cortile interno e verso l'esterno, ad eccezione del secondo piano, corrispondente alla fascia di finestre-vetrate.
Dal piano terra lo spazio interno si espande nelle viscere del grande zoccolo sottostante, fino a comunicare attraverso uno stretto passaggio con il piano basso della Kunsthalle. Dall'alto e dalle ampie finestre laterali, la luce naturale inonda l'arioso spazio centrale e le sale ai piani bassi, mentre voluminosi neon bianchi illuminano le sale ai piani superiori e nello zoccolo.