Mark Rothko
Attività artistica di Mark Rothko
Mark Rothko è considerato uno dei più grandi pittori americani del dopoguerra.
Il suo lavoro si inquadra nell'ambito dell'Espressionismo astratto, di cui rappresenta la corrente contemplativa. Assieme ad Adolph Gottlieb, Barnett Newman e Ad Reinhardt, sviluppa una pittura in cui si manifesta la componente mistica e spirituale dell'Espressionismo, mentre risulta escluso ogni senso di asprezza o gestualità.
Le opere più note sono quelle della maturità, in cui gigantesche bande rettangolari monocromatiche fluttuano su tenui fondali sovrapposte. Sono quadri e opere su carta essenziali, che si caratterizzano per la totale assenza di figure. In esse la forza espressiva consiste unicamente nel potere evocativo delle campiture di colore. Con la loro monumentalità compassata e silenziosa, si contrappongono alle opere cariche di energia e violenza di Jackson Pollock e Willem de Kooning, trasmettendo una sensazione di mistica spazialità e di trascendenza.
Il lavoro di Rothko si spiega in chiave essenzialmente mistica. Alla base vi è la tensione a rendere ciò che è eterno, assoluto, con il minor dispiego di mezzi. L'eccesso di elementi, infatti, funge da ostacolo alla chiarezza e impedisce all'osservatore di cogliere l'idea.
Questa tensione ha riguardato l'intera parabola artistica di Rothko dal 1935 circa fino al termine. Ma il processo di maturazione è iniziato ancora prima, verso la metà degli anni '20. A innescare la fase cruciale hanno contribuito diversi fattori, tra cui lo studio della psicologia di Jung e l'interesse per la mitologia e l'arte primitiva. A ciò si aggiunge anche all'influsso del Surrealismo, ma soprattutto di alcuni artisti con i quali Rothko è stato a stretto contatto: Milton Avery, Adolph Gottlieb, Barnett Newman, Clyfford Still.
I risultati più importanti di questa ricerca sono proprio i grandi quadri a bande monocromatiche dipinti dopo il 1949. Opere che, senza il ricorso a figure particolari o a riferimenti simbolici, evocano un senso di monumentalità del tutto estranea alla pittura europea dell'epoca.
Mark Rothko non ha iniziato una corrente o creato una "scuola".
L'essenzialità della sua pittura a campi di colore ne ha fatto, però, il precursore di alcune correnti pittoriche americane nate in contrapposizione alla corrente gestuale dell'Espressionismo astratto e basate su ampie stesure monocromatiche. È il caso della Color-field Painting e della Post Painterly Abstraction.