Galleria Nazionale d'Arte Moderna (GNAM), Roma
Attività espositiva
L'attività espositiva della Galleria Nazionale d'Arte Moderna (GNAM) di Roma è da sempre frenata dalla limitata autonomia gestionale, che spesso ha fatto sfumare progetti per mancanza di autorizzazioni ministeriali. Ad aggravare il problema contribuisce la cronica ristrettezza di fondi. Solo l'intervento degli sponsor ha permesso negli ultimi anni la realizzazione di mostre e progetti, anche se ha finito col condizionare le scelte dei curatori.
La Galleria Nazionale d'Arte Moderna di Roma vanta comunque un passato fulgido, soprattutto negli anni della direzione di Palma Bucarelli. Negli anni '50 la Galleria Nazionale d'Arte Moderna ha al suo attivo mostre sull'arte inglese, francese, belga e americana. Inoltre, splendide personali sono state dedicate ad artisti del calibro di Alberto Savinio (1952), Pablo Picasso (1953), Scipione (1954), Piet Mondrian (1956-1957), Jackson Pollock (1958), Wassily Kandinsky (1958), Amedeo Modigliani (1959) e Kasimir Malevich (1959). Gli anni '60 si sono caratterizzati per la presentazione di autori del dopoguerra internazionale: Mark Rothko (1962), Arshile Gorky (1967), Pino Pascali (1968), Ettore Colla (1970), Piero Manzoni e Willi Baumeister (1971), Giuseppe Capogrossi (1975).
Tra le retrospettive spiccano quelle dedicate a Giacomo Balla (1971-1972) e Giorgio Morandi (1973). Tra le mostre tematiche sono da ricordare quelle su "De Stijl e Bauhaus" (1961), e "Dada" (1966).
Mostre di rilievo hanno avuto luogo anche sotto la direzione di Ettore Faldi: Alberto Burri (1976), Fausto Pirandello (1976-1977) e Afro (1978).
Nel corso degli anni '80 sono state allestite "Arte astratta italiana" (1980), e le mostre personali dedicate a Giorgio de Chirico (1982), Giulio Paolini (1981-1982), Fausto Melotti (1983), Armando Spadini (1983-1984), Piero Dorazio (1983-1984), Giulio Turcato (1986) e Vincent van Gogh (1987-1988).
Dopo il 1989, tra le mostre collettive vanno ricordate "Opere della collezione Sonnabend" e "Gruppo Gutai". Tra le personali, invece, quelle dedicate a Piero Consagra, Philip Guston, Bert Thorvaldsen, Renato Birolli, Jean Dubuffet, Spazzapan, Fabrizio Clerici, Michelangelo Pistoletto, Toti Scialoja.
Gli ultimi anni sono stati caratterizzati da personali molto valide, ma di autori già fin troppo conosciuti, come Filippo de Pisis (1993) e Mario Sironi (1993-1994), o da mostre di scarso spessore, tese più che altro a presentare al pubblico le opere acquisite per donazione (ad esempio, Balla e de Chirico).