New York. Spot-light New York

New York in un colpo d'occhio

Una domanda banale: perché New York?

New York viene considerata unanimemente la capitale mondiale dell'arte del dopoguerra.
All'inizio degli anni '50 gli USA godevano nel mondo occidentale di un'indiscussa leadership politica ed economica, destinata a far sentire i suoi effetti anche in campo culturale. In questo scenario si colloca l'avvento dell'espressionismo astratto che riuscì ad attirare l'attenzione dell'opinione pubblica mondiale sull'arte americana. Per la prima volta nella storia, i ricchi e potenti collezionisti americani non dovevano rivolgersi oltreoceano, ma potevano cercare le nuove "star" dell'arte a casa loro. Un evento destinato ad avere un seguito, persino amplificato, con le grandi ondate della Pop Art, del minimalismo e dell'arte concettuale. Interpretando alla perfezione le condizioni favorevoli, le gallerie newyorkesi riuscirono ad assumere le redini del mercato internazionale, dettando le proprie regole, e trasformando una posizione di potenza in un vero e proprio predominio. A dar loro man forte si aggiungevano i musei d'arte moderna e contemporanea, oramai giunti ad una fase di maturità, che sempre più spesso aprivano le porte ai "giovani leoni" americani.
Oramai era fatta! Lo scettro mondiale dell'arte lasciò la Senna, per varcare l'oceano e approdare nella "grande mela".
Oggigiorno coloro che desiderano conoscere l'arte dell'800 e del primo '900 si recano generalmente a Parigi, sebbene riguardo al '900 possano nascere molte perplessità. Però, il primo contatto con l'arte contemporanea non può che avvenire a New York. A rendere inevitabile questa scelta non sono tanto i musei, ingolfati di capolavori di Picasso, Matisse, Kandinsky, Mondrian ecc., e che quindi dispongono materialmente di poco spazio per l'arte attuale.
A rendere New York il vero, unico, grande palcoscenico per l'arte contemporanea è l'enorme dispiegamento di centri espositivi, gallerie private, spazi no-profit. Un universo di dimensioni tali che, alla domanda sul perché a New York non avesse attecchito nessun tipo di fiera dell'arte, il mitico gallerista Leo Castelli rispose adducendo il fatto che New York era già di per se una grande fiera d'arte in permanenza, la più gigantesca e variegata fiera d'arte del pianeta.

La New York che noi "consigliamo"

L'appassionato di arte moderna e arte contemporanea deve sapere che, nascosto in mezzo alla selva dei grattacieli di Manhattan, ma anche nei piatti e dispersi "boroughs" circostanti, c'è veramente tutto quello che serve per avere un'idea dell'arte del '900 e di quanto sta succedendo di nuovo, in fatto di arte, nel mondo. Alcune caratteristiche la rendono ideale per entrare in contatto con le massime espressioni dell'arte moderna, e soprattutto dell'arte contemporanea.

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