Giorgio de Chirico

Luoghi dove è documentata l'opera di Giorgio de Chirico.
Musei con varie opere fondamentali di Giorgio de Chirico

Seguire l'intero arco di attività di Giorgio de Chirico passando in rassegna le opere di un singolo museo non è possibile. Infatti, non esistono musei in grado di documentare i primi 25 anni di attività e i successivi 35 allo stesso tempo.
Agli appassionati del suo lavoro non rimane che andare all'estero per vedere gli anni '10, visitare qualche raro museo italiano per gli anni '20 e '30, e visitare le innumerevoli mostre che sono organizzate in ogni angolo d'Italia per vedere l'opera tarda.
Di seguito sono elencati alcuni musei e fondazioni che presentano al pubblico più opere importanti di Giorgio de Chirico. Si tratta di musei focalizzati sulla produzione iniziale dell'artista.

  • Barnes Foundation / Merion Station, Philadelphia, PA - USA

    Il grande collezionista americano Albert Barnes acquistò anche un piccolo numero di opere di Giorgio de Chirico. Piccolo, naturalmente, se lo si confronta con quelli dei nuclei di Renoir, Cézanne e Matisse. Si tratta di tele relative al periodo metafisico, tra cui una Piazza d'Italia del 1913. Spicca a parte il ritratto di Albert Barnes, dipinto da de Chirico nel 1926.

  • Collezione Peggy Guggenheim / Venezia - I

    Peggy Guggenheim amò l'opera dei surrealisti. Quindi non poté esimersi dall'apprezzare anche il periodo metafisico di Giorgio de Chirico. Tre le tele presenti nella collezione: La torre rossa (1913), La nostalgia del poeta (1914) e Il poneriggio soave (ca 1916).

  • Tate Modern / Londra (London) - UK

    Diverse le opere presenti, tra cui spiccano L'incertezza del poeta (1913) e La famiglia del pittore (1926).

  • Musée national d'Art moderne  (MNAM) / Parigi (Paris) - F

    Lo scopritore di Giorgio de Chirico fu in un certo senso Guillaume Apollinaire. Fu lui a definirlo come uno dei pittori più originali del suo tempo. Tra le varie opere dell'artista presenti al MNAM figura anche Ritratto premonitore di Guillaume Apollinaire (1914).