Museum of Modern Art (MoMA), New York
Storia
Alfred H. Barr, Jr., 1929
Il Museum of Modern Art di New York nasce nel 1929. È uno dei primi musei americani a occuparsi di arte moderna. Assume, infatti, come punto di riferimento la produzione artistica di fine '800 e inizio '900.
Il progetto prende piede grazie alla volontà di tre grandi collezioniste e appassionate d'arte moderna: Lillie P. Bliss, Mary Quinn Sullivan e Abby Aldrich Rockefeller. Le 3 pioniere erano accomunate dall'amicizia con il pittore Arthur B. Davies, uno degli organizzatori dell'Armory Show del 1913.
Su indicazione di Davies, viene contattato A. Conger Goodyear, appena destituito dalla carica di presidente della Albright Art Gallery di Buffalo a causa del suo interesse per l'arte moderna. In tal modo viene costituito un comitato con il compito di raccogliere fondi, individuare una sede e scegliere il direttore per il nuovo museo.
La sede provvisoria viene trovata all'interno dell'Heckscher Building, sulla 5 Str. Sono soltanto sei stanze in affitto, ma per iniziare va bene.
Su raccomandazione di Conger Goodyear, la scelta del direttore cade su Alfred H. Barr Jr, e non potrebbe essere stata più fortunata...
Nei programmi di Barr era previsto l'allestimento di mostre temporanee e la costituzione di una collezione permanente. Il progetto, inoltre, teneva in considerazione tutte le arti, comprese quelle applicate. Questo spiega come da subito entrino a far parte delle collezioni del MoMA anche fotografie, stampe, oggetti di design, modellini architettonici, libri d'artista, film, ecc.
Nel 1929 Goodyear si reca in Europa per ottenere opere in prestito. Torna con numerosi lavori di Cézanne, van Gogh, Gauguin e alcuni Seurat, che costituiscono il nucleo portante della mostra inaugurale.
Siamo in piena crisi economica, ma la mostra ha un inaspettato successo. È chiaro che i gusti del pubblico vanno nella stessa direzione indicata da Barr: l'arte moderna.
La seconda mostra, "Paintings by Nineteen Living Americans", viene dedicata ai pittori americani dello stesso periodo, ma non riscuote lo stesso interesse. Nonostante ciò, il museo continua per la sua strada alternando mostre di artisti europei e americani.
Nel 1932, il Museum of Modern Art trova una nuova sistemazione in un palazzo di proprietà dei Rockefeller sulla 53 Str. La nuova sede serve ad ospitare degnamente la splendida collezione lasciata l'anno prima al museo da Mrs. Bliss: opere di Cézanne, Matisse, Gauguin, Picasso, Modigliani, Degas, Seurat, Pissarro, Redon e Renoir. Vengono inoltre organizzate le prime mostre di architettura. Nasce la Biblioteca d'arte moderna. Si realizzano i primi cataloghi.
Negli anni a seguire entrano in collezione numerose altre opere: Dix, Dufy, Vuillard, Maillol, Brancusi, Epstein e Lehmbruck. A queste donazioni si aggiungono gli artisti americani della collezione di Mrs. Rockefeller e le opere astratte e surrealiste, che Barr compra in Europa: Arp, de Chirico, Tanguy, Ernst, Miró. Ma anche dell'Avanguardia russa: Goncarova, Larionov, Malevich, Rodcenko.
Una fase di grande fervore comincia con la seconda metà degli anni '30. Nel 1935 nasce la Cineteca. Nel 1936 vengono realizzate mostre di grande impatto: "Cubismo e Arte Astratta", "Arte Fantastica, Dada e Surrealismo". Nel 1937 D.W. Griffith dona 19 film al Museum of Modern Art, creando il primo nucleo della collezione cinematografica. Nello stesso anno ha luogo anche un'importante mostra fotografica, curata da Beaumont Neuwhall: "Photography: 1839-1937". Nasce anche il People Art Center, progetto con finalità educative, affidato a Victor d'Amico. Nello stesso periodo il MoMA avvia anche una collaborazione col WPA Federal Art Project per sostenere i giovani artisti americani disoccupati.
Nel 1938 entra a far parte dei sostenitori del museo Mrs. Simon Guggenheim. A lei il MoMA deve opere (Picasso, Rousseau), ma anche ingenti fondi per importanti acquisti.
Nel 1939 il Museum of Modern Art si trasferisce nel nuovo edificio, appositamente costruito su progetto di Philip Godwin e Edward Durrel Stone. Si tratta di un palazzo a sei piani realizzato secondo i principi dell'"International Style". Il giardino, che diventa uno dei luoghi preferiti dai newyorkesi, è disegnato da John McAndrew.
Il 1939 va ricordato anche per l'acquisto del grande capolavoro di Pablo Picasso Les Demoiselles d'Avignon e per la mostra dedicata al Bauhaus.
Gli anni della guerra vedono il MoMA impegnato in attività propagandistica e in mostre per le forze armate. Entrano comunque in collezione La notte stellata di Vincent van Gogh, Broadway Boogy-Woogy di Piet Mondrian e svariate tele cubiste.
Dissidi insorgono tra Barr e la direzione amministrativa. Nel 1949 René d'Harnoncourt è il nuovo direttore del Museum of Modern Art. Barr, per parte sua, viene designato direttore delle Museum Collection, incarico che ricoprirà fino al 1967.
Con il dopoguerra gli orizzonti del Museum of Modern Art si allargano all'arte americana. Varie mostre vengono curate da Dorothy C. Miller. Tra esse "The New American Painting" (1958-59), presentata a New York e in varie città d'Europa. Sul fronte della collezione permanente procede l'acquisto di capolavori dell'arte moderna (Matisse, Picasso, Léger, Chagall, Modigliani, Boccioni, Carrà, Kandinsky), ma opere dei principali esponenti dell'espressionismo astratto vanno ad ingrossare le file dell'arte americana.
Sul piano logistico, proseguono le trasformazioni. Nel 1953 viene realizzato l'Abby Aldrich Rockefeller Sculpture Garden, su disegno di Philip Johnson. Continua, inoltre, l'acquisizione di palazzi nelle vicinanze.
Nel 1963 viene preso il vecchio edificio del Whitney Museum, sulla 54 Str. Grazie a Philip Johnson il museo acquista opere di Flavin, Judd, Morris, Newman, Stella, Oldenburg e Warhol.
Nel 1964 viene aperta una nuova ala sul versante est e viene allargato il giardino delle sculture, sempre su progetto di Philip Johnson.
Nel 1967 Sidney e Harriet Janis lasciano al museo la loro straordinaria collezione. Spiccano lavori di Mondrian, Gorky, Kline, Pollock, de Kooning, Oldenburg, Rosenquist e Segal, oltre a cubisti e surrealisti.
Nel 1968 si forma l'Archivio Mies van der Rohe. Arrivano al museo anche i primi video. Per rispondere all'ampliamento della collezione vengono creati nuovi Dipartimenti per la Grafica (1969) e per i Disegni (1971).
Nel 1975 il MoMA stringe un accordo col Ministero della cultura francese per la realizzazione di mostre e altri progetti. Frutto di questa collaborazione sono due celebri esposizioni: "Cézanne: The Late work" e "Pablo Picasso: A Retrospective" (1980). Nel 1981 il Museum of Modern Art rimanda in Spagna Guernica di Picasso, che aveva in custodia dal 1939.
Per rispondere ai crescenti bisogni di nuovi spazi, negli anni '80 cominciano i lavori dell'ala ovest. L'architetto argentino Cesar Pelli viene incaricato della ristrutturazione e dell'ampliamento museale.
Ma la fame di spazio è inestinguibile e l'acquisizione di palazzi adiacenti prosegue anche negli anni '90. Tra questi vi è il Dorset Hotel.
Nel 1997 viene indetto un concorso per la realizzazione di una nuova sede museale. Progetto vincente è quello dell'architetto giapponese Yoshio Taniguchi, realizzato tra il 2002 e la fine del 2004.
Il rinnovamento del Museum of Modern Art non si è limitato a una ristutturazione generale dell'edificio, ma ha riguardato anche i programmi. Nel 1999, il MoMA si è fuso col P.S.1 Contemporary Art Center, di Long Island City. Viene così sottolineato l'interesse nei confronti dell'arte contemporanea vera e propria.
Oltre ad Alfred H. Barr Jr., che è stato il primo indimenticabile direttore del MoMA fino al 1943, e a René d'Harnoncourt (1949-1968), hanno guidato il Museum of Modern Art Bates Lowry (1968-1969), John B. Hightower (1970-1972) e Richard E. Oldenburg (1972-1994).
Glenn D. Lowry, attualmente in carica, ha iniziato il suo mandato nel 1995.