USA: Spot-light. I nostri consigli sugli USA
Gli artisti negli USA
Il momento d'oro dell'arte americana è cominciato all'indomani della seconda guerra mondiale e, a quanto pare, prosegue a gonfie vele. Alla base di questa continuità va riconosciuta una grande capacità di cambiamento e l'avvicendamento incessante di tendenze, correnti, personalità.
Il mondo dell'arte americano viene spesso accusato di affarismo, di applicare le metodologie della moda e della pubblicità. Imposta una tendenza, bisogna sfornarne un'altra immediatamente, darla in pasto alle folle, avide di novità... Questo può urtare la suscettibilità di coloro che ancora credono nella sacralità dell'arte, ma di fatto crea opportunità per ogni giovane artista, non ancora "arrivato".
È vero: esistono anche qui i "mostri sacri"! E al loro fianco spuntano nuove stars dell'arte, destinate magari ad effimere carriere. Ma alle loro spalle premono schiere di giovani sperimentatori nel campo delle arti visive. Gente disposta ad ogni sacrificio.
Sorprende constatare che in un mondo come quello americano, così improntato alla concretezza e al business, possa esistere la più alta concentrazione al mondo di artisti, o aspiranti tali. Sembrerebbe una contraddizione. Ma la ragione c'è, e sta nel fatto che negli USA essere artista viene concepito come svolgere una professione. Come ogni professione che si rispetti, essere artista comporta la sua fase formativa, la sua brava gavetta e molti sacrifici. Alla fine, può riservare riconoscimenti, come pure fallimenti. Di certo, però, ad un giovane americano aspirante artista non capita, come a molti colleghi europei, di essere considerato a priori uno sbandato. Se si adatta a lavori umili part-time per sbarcare il lunario, ciò viene ritenuto perfettamente coerente con il suo grande progetto di realizzarsi nel campo dell'arte.
Chi non crede a questo dia una scorsa ai programmi delle scuole d'arte. Contemplano persino l'insegnamento di tecniche di comunicazione, di nozioni per la gestione del proprio lavoro dal punto di vista economico, fiscale e legale. Frugando nelle librerie specializzate si scoprono in abbondanza manuali (handbook) che insegnano a far conoscere il proprio lavoro, ad esporlo, ecc.
Quanto ai rapporti tra artisti, si può definirli rapporti tra "colleghi". Ciò potrebbe suscitare un'idea di freddezza, ma anche un senso di maggior attitudine e coerenza allo scopo. Per fare un esempio, quando alcuni artisti decidono assieme di affittare un edificio ai margini di Chelsea (anche se oramai i prezzi non lo consentono più...), in quanto colleghi, è più chiaro a tutti cosa ci si prefigge e quali sono i patti. E d'altra parte, essere colleghi non impedisce che personaggi famosi, come Warhol, Rauschenberg o Chia, aiutino i loro colleghi più giovani.
Con ciò, non tutto è rose e fiori. E la vita per un giovane può essere comunque difficilissima.