USA: Spot-light. I nostri consigli sugli USA
Gallerie private e mercato negli USA
Dal dopoguerra i mercanti e le gallerie americane controllano il mercato internazionale, e lo abbiamo capito tutti. Ma da ciò ne è derivata anche una certa sudditanza nei loro confronti, specie nel passato. Oggi la situazione si è in parte attenuata, ma rimane comunque il fatto che il gigantesco apparato commerciale americano continui a dettare le tendenze, a dominare il mercato, a condizionare un po' tutto il resto del mondo. Niente di più opportuno per l'appassionato d'arte contemporanea che trovarsi faccia a faccia con questo universo, capirlo meglio, umanizzarlo anche.
La scena newyorkese, naturalmente, domina su tutto, anche se nel passato città come Los Angeles avevano cercato invano di insidiarla. A New York ci sarebbe una settimana da perderci, per visitarne un buon numero. Si raggiungono i 4 distretti principali, e li si batte a tappeto: 57th Street, Madison Avenue, SoHo e Chelsea. L'impresa sembra improba, ma le gallerie sono spesso concentrate in pochi edifici, simili ad alveari dell'arte. Chi non è capace di "farne" almeno 7 all'ora e 40 al giorno, è meglio che si dedichi ad altro...
Dietro a New York emergono in maniera netta Chicago e Los Angeles. La prima comprende 3 distretti principali: River North (il più importante), l'area attorno a Michigan Avenue, e il West Side. Quanto a Los Angeles, l'area più tradizionale corrisponde a West Hollywood e Beverly Hills, attorno a La Brea e Wilshire Blvd. Ma un nucleo consistente si trova pure nella vicina Santa Monica, soprattuto nel vasto Broadway Gallery Complex.
Notevoli aggregati di gallerie sono anche quelli di San Francisco, specialmente nel triangolo Market-Bush-Stockton Street, e Boston, con la sua lunga sfilata a Newbury Street. Altri centri tradizionalmente interessanti sono Philadelphia e Washington. Mentre in grande crescita è Miami, con i suoi sobborghi Boca Raton e Coral Gables.