Itinerario negli USA: New York, Washington e città nelle vicinanze
Merion Station
Paul Cézanne, Mont Sainte-Victoire, 1902-04
Philadelphia Museum of Art, Philadelphia (PA)
L'ottavo giorno è dedicato a Philadelphia (Filadelfia) e a mete di eccezionale interesse, dislocate nella sua area metropolitana.
A Philadelphia sono state scritte molte importanti pagine della storia degli USA. "City of Brotherly Love" di William Penn, il suo celebre fondatore. Residenza dell'infaticabile Benjamin Franklin, che vi promosse un'infinità di iniziative. Città della celebre Dichiarazione di Indipendenza dall'Inghilterra (4 Luglio 1776) e, più tardi (1787), della convenzione che portò alla Costituzione e al primo Governo degli Stati Uniti. Le sue strade hanno visto il passaggio di grandi personaggi, come George Washington, il Marchese de Lafayette, John Adams, Thomas Jefferson, James Madison. Per cui è facile che il visitatore di oggi vi faccia sosta soprattutto per visitare la Independence Hall, o vedere magari la "Liberty Bell".
Ma Philadelphia è anche una delle città americane culturalmente più vive. Lo divenne ai tempi di Benjamin Franklin e lo fu in special modo tra la fine dell'800 e l'inizio del '900. In quel periodo gli appassionati d'arte locali vagheggiarono l'idea di dare vita ad una sorta di "nuova Atene". La città era animata da grandi artisti: si possono citare Charles Willson Peale e Thomas Eakins. Ma era anche la residenza di grandi collezionisti d'arte. Fu soprattutto grazie a loro se oggi Philadelphia può vantare alcuni dei più ricchi e splendidi musei d'arte d'America.
L'arte americana, l'arte dell'800 e l'arte moderna classica figurano come in pochi altri luoghi negli USA e nel mondo. La conoscenza di artisti come Renoir, Cézanne, Rodin, Matisse, Picasso e Duchamp, non può prescindere dai capolavori in mostra presso il Philadelphia Museum of Art e la Barnes Foundation.
Ma l'interesse di Philadelphia non si ferma ai musei. Avendone il tempo, si possono visitare le principali gallerie d'arte private, che si raccolgono attorno a poche strade della "Old City" e della "Center City". Annidate tra i grattacieli della Center City, si possono anche scovare importanti opere d'arte all'aperto. Tra esse spicca l'oramai popolare Clothespin, gigntesca molletta per i panni, realizzata da Claes Oldenburg e divenuto uno dei simboli della città.
Il Philadelphia Museum of Art e il vicino Rodin Museum sono situati all'estremità di Benjamin Franklin Pkwy, ampia arteria che dalla City Hall si spinge verso Nord-Ovest a Fairmount Park. Il museo si trova su una elevazione, lambita ad Ovest da un'ansa del fiume Schuylkill. A piedi dal centro sono necessari 15'.
La Barnes Foundation &eagrave; a Merion Station, elegante sobborgo ad Ovest di Philadelphia. In auto è raggiungibile dal centro di Philadelphia in 20', imboccando Schuylkill Expressway (Interstate 76) verso Nord, fino all'uscita 32-33 (City Avenue). Si percorre City Avenue in direzione Sud, fino ad imboccare Old Lancaster Road verso Ovest. Quindi si gira a sinistra in N. Latch's Lane. Il percorso è senz'altro più lungo e complicato usando mezzi pubblici. Per cui è consigliabile affidarsi ad un buon taxi.
Piante delle città interessate
Gli obiettivi dell'ottavo giorno
Philadelphia Museum of Art (PMA)
Indirizzo: 26th and Benjamin Franklin Pkwy, Philadelphia, PA 19101
Orario d'apertura: mar-dom 10-17, mer 10-20.45
Tel.: 215-7638100
Il Philadelphia Museum of Art è tra i maggiori musei d'arte d'America. Difficile resistere alla tentazione di dare un'occhiata alle sezioni di arte asiatica e di pittura antica. Ma se il tempo a disposizione è poco, meglio puntare dritto al sodo.
Infatti, senza toccare le vette dei musei di New York e Chicago, le collezioni di impressionismo e post-impressionismo francese, e di arte moderna sono qualcosa di favoloso. Grazie a importanti collezioni private, oggi è possibile ammirare grandi capolavori di tutti i principali interpreti dell'impressionismo. Svariate le opere di Claude Monet e Pierre Auguste Renoir, di cui è presente tra l'altro Bagneuses, una delle sue tele più importanti. Ma ancora più significative sono le opere di Paul Gauguin, Vincent van Gogh e Paul Cézanne. Di quest'ultimo campeggia, tra l'altro, Les grandes baigneuses, la versione più grande e impegnativa tra le 3 dipinte da Cézanne negli ultimi anni di vita.
Tirato un grande respiro, si passa all'arte moderna classica. Ad attendere il visitatore, c'è una favolosa panoramica di cubismo, astrattismo e surrealismo. Si sprecano i capolavori di Picasso, Braque, Léger, Delaunay, Modigliani, Kandinsky, Klee, Mondrian, De Chirico, Magritte, Dalí e Miró.
Ma il "clou" è rappresentato dalla sequenza di opere di Marcel Duchamp. Dopo un preambolo offerto dagli esperimenti iniziali, l'attenzione viene assorbita dalle rarissime tele degli anni '10, che preludono al cuore della visita: il famosissimo Grande Vetro. Ma la rassegna continua con i "Readymade" e le ultime realizzazioni, tra cui Étant donneés: 1. la chute d'eau, 2. le gaz d'éclairage. Le opere provengono in massima parte dalla collezione dei coniugi Louise e Walter Arensberg, grande amici di Marcel Duchamp. Per quanto riguarda l'arte moderna classica nel suo complesso, molte opere derivano anche dalla famosa collezione di Eugene Gallatin.
Con un altro piccolo sforzo si può dare un'occhiatina alle sezioni di arte americana e arte del dopoguerra. Veramente notevole il nucleo dell'espressionismo astratto e della Pop Art.
Per finire... il museum-shop. Una vera delizia!
Rodin Museum
Indirizzo: 22nd and Benjamin Franklin Pkwy, Philadelphia, PA 19101
Orario d'apertura: mar-dom 10-17
Tel.: 215-7638100
Il Rodin Museum è una dependance del Museum of Art. Si trova a poca distanza da questo, ed è interamente dedicato all'opera di Auguste Rodin, il più grande scultore francese dell'800.
La visita comincia all'esterno, dove è collocata una delle fusioni in bronzo del celebre Penseur. All'interno, si può seguire tutta la parabola creativa dell'artista. In totale sono 124 tra sculture (in gesso e bronzo), disegni, taccuini di schizzi, lettere e libri. Un insieme che si ammira in grande scioltezza e senza stancarsi particolarmente.
Barnes Foundation
Henri Rousseau, Femme se promenant dans une forêt exotique, 1905
Barnes Foundation, Merion Station (PA)
Indirizzo: 300 N Latch's Lane, Merion Station, Philadelphia, PA 19066
Orario d'apertura: gio 12.30-17, ven-dom 9.30-17
Tel.: 610-6670290
La Barnes Foundation è rimasta a lungo sconosciuta al grande pubblico. Finché, una lunga tournee di opere che ha toccato grandi musei di tutto il mondo non ha mostrato di che stoffa è fatta.
Peraltro, prima di allora anche i pochi che la conoscevano dovevano faticare non poco per visitarla. Lo spazio limitato e la disposizione delle opere, affiancate le une alle altre e su più file, suggerirono al fondatore di ammettere un numero massimo di 200 visitatori al giorno.
Riuscire a conquistare uno degli agognati 200 ingressi a disposizione era, ed è tuttora, un'impresa ardua. Ma chi ha il privilegio di varcare quella soglia può godersi in assoluta tranquillità qualcosa di assolutamente sorprendente.
Albert Barnes, celebre collezionista della prima metà del '900, acquistò molte opere di un numero limitato di artisti. In polemica con gli studiosi dell'epoca, elaborò propri criteri scientifici e educativi. Basandosi su di essi, si incaricò personalmente di curare l'allestimento della fondazione, che aveva come primo obiettivo quello di educare le persone comuni alla bellezza dell'arte.
Oggi la Barnes Foundation offre ai suoi fortunati visitatori decine e decine di capolavori di Renoir, Cézanne, Matisse e Picasso. Li affiancano opere di Monet, Seurat, Gauguin, van Gogh, Modigliani, Soutine, De Chirico e di pochi altri. L'apparente eclettismo dell'allestimento è dovuto alla mescolanza delle opere, inframmezzate a esemplari di pittura antica e scultura africana e dell'Oceania. Ma, a guardar bene, tutto ha un senso...
Nella grande kermesse, spiccano alcune pietre miliari dell'arte recente: Joueurs de cartes e Les grandes baigneuses di Paul Cézanne, Poseuses di Georges Seurat, Le bonheur de vivre e Dance di Henri Matisse, Acrobate et jeune Arlequin (1905) di Pablo Picasso.
Per poterla visitare è opportuno prenotare con abbondante anticipo. Ma anche in assenza di prenotazione, conviene provare a vedere se qualche posto si è liberato. Chissà... Chi scrive, dopo aver cercato di prenotare, è riuscito ad entrarci facendo così!